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Casa di riposo, Villanova spera
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Casa di riposo, Villanova spera

Nuovo avvicendamento nel CdA della Casa di Riposo S. Giovanni Evangelista di Villanova. Giovanni Maldonese, nominato dall’amministrazione comunale in sostituzione di Francesco Tessiore, ha lasciato

Nuovo avvicendamento nel CdA della Casa di Riposo S. Giovanni Evangelista di Villanova. Giovanni Maldonese, nominato dall’amministrazione comunale in sostituzione di Francesco Tessiore, ha lasciato l’incarico di consigliere, costringendo il comune a procedere ad una nuova nomina in sostituzione, l’ennesima nel giro di pochi mesi. In verità le sue dimissioni risalgono al 15 luglio scorso, ma la notizia ha avuto ben poca pubblicità al di fuori dagli addetti ai lavori, e solo con la nomina del suo sostituto é stata resa pubblica. Lo scorso 22 ottobre, infatti, con decreto sindacale, é stata ufficializzata la nomina di Saverio Sciancalepore quale nuovo membro del del consiglio di amministrazione. Sciancalepore, nato a Bari nel 1952, ma residente a Villanova praticamente da sempre, é un personaggio molto conosciuto in paese; ex dipendente con funzioni di responsabile nel gruppo Dierre, attualmente in pensione, da alcuni mesi pratica attività di volontariato proprio nella Casa di Riposo e nei mesi estivi appena trascorsi ha curato personalmente diversi lavori di finitura e manutenzione presso la struttura villanovese.

La sua nomina va peraltro a sanare un’anomalia verificatasi in seno al CdA con le dimissioni di Cristina Baiardi, membro in quota alla minoranza consiliare, in quanto, con nota protocollata il 7 ottobre scorso, proprio il capogruppo consiliare di minoranza Claudio Oberto (Uniti per Villanova) indicava Saverio Sciancalepore quale persona proposta per il CdA del S.Giovanni Evangelista. «Vista la disponibilità di Sciancalepore – ha dichiarato Oberto – ci é sembrato più che normale proporne la candidatura per il posto rimasto vacante e comunque di diritto in quota ai gruppi di opposizione. Le sue  esperienze lavorative e lo stesso impegno dimostrato in questi mesi nel seguire e nel realizzare anche personalmente alcune opere presso la struttura del S. Giovanni Evangelista, ne testimoniano la validità come risorsa umana e anche sul piano tecnico e riteniamo quindi più che positiva la sua figura per il futuro del CdA».

Per Gerardo Vuocolo, capogruppo di Progetto Villanova, nella cui quota era stata a suo tempo nominata Cristina Baiardi: «Sciancalepore ha dimostrato un certo impegno, come volontario, a favore dell’ente e la sua nomina su indicazione di Oberto sta nell’ottica dell’alternanza fra i due gruppi di minoranza. A suo tempo avevamo nominato Cristina Baiardi in virtù delle sue competenze, ma lei aveva poi dovuto abbandonare per problemi famigliari. Non conosco le motivazioni delle dimissioni di Maldonese e per quanto riguarda il futuro della Casa di Riposo io vedo solo un CdA per la salvaguardia del patrimonio nel rispetto degli statuti, mentre la gestione  ritengo debba essere affidata nella formula  full service, come di fatto sta avvenendo in altre realtà. Tutto questo non significa  eliminare il controllo politico dell’ente, ma dare tranquillità a tale controllo attraverso magari una rivisitazione degli statuti,e perché no investendo anche l’amministrazione comunale quale organo di controllo finale, come già previsto dallo statuto stesso dell’ente».

Sulle dimissioni di Maldonese, il cui nome aveva già fatto nascere voci e dissensi al momento della nomina in seno al CdA, c’é già chi insinua si tratti semplicemente di una mossa per permettere fra poche settimane la partecipazione del Faro, la cooperativa sociale che fa capo proprio al consigliere dimissionario, al prossimo appalto per l’affidamento della gestione dell’ente, i cui lavori di ampliamento sono ormai praticamente ultimati, mentre il sindaco Christian Giordano difende la scelta e l’operato dell’astigiano dimissionario: «Su Maldonese parlano i fatti. La casa di riposo tra poco tempo aprirà l’altra ala grazie alla grande intuizione dell’amministrazione di nominare una persona che avesse profonde conoscenze della materia. Dopo 3 anni di stasi, per diverse ragioni, la situazione volgerà al meglio. Ricorderò con grande soddisfazione l’enorme fatica profusa per raggiungere questo risultato e devo ringraziare in particolar modo le persone che hanno davvero impegnato il loro tempo nel risolvere fattivamente i problemi di tale ente. Posso dire che il futuro, grazie all’evolversi della situazione, sarà comunque più stabile».

Guarda avanti anche il presidente del CdA, Mauro Violato, subentrato lo scorso maggio al dimissionario dott. Mahagna Taisir: «Finalmente posso dire di incominciare a vedere la fine della maratona iniziata qualche mese fa non senza qualche preoccupazione. I lavori della nuova ala sono ultimati e anche la sistemazione dell’area esterna, grazie all’opera di volontariato di Saverio Sciancalepore, ora nel nostro CdA, e di alcune ditte prestatesi ad operare gratuitamente in virtù dei rapporti che avevano proprio con Sciancalepore, é praticamente a posto. Attendiamo fiduciosi che l’Asl faccia le sue valutazioni per accordarci i permessi per aprire la nuova ala. Mancano proprio solo gli ultimi metri di una corsa che sembrava infinita e poi dovremmo finalmente tagliare il traguardo e dare al paese una nuova Casa di Riposo con più servizi e maggiori posti disponibili».

Franco Cravero

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