Larrivo di un nuovo parroco è sempre un momento di grande importanza per una comunità. Per quella di Motta levento assume un significato ancora più profondo, se si considera il lungo legame
Larrivo di un nuovo parroco è sempre un momento di grande importanza per una comunità. Per quella di Motta levento assume un significato ancora più profondo, se si considera il lungo legame nel tempo che la popolazione ha sempre avuto con i suoi parroci. Prima don Michele Sonaglia, scomparso nel 1970, sempre vivo nel ricordo dei più anziani e di quanti lo conobbero. Ancora oggi si visita la sua tomba, nel cimitero del paese. E lo ricorda spesso anche don Mario Venturello, giovane parroco che arrivò a Motta proprio nel 1970 in suo aiuto e che ha poi guidato la comunità mottese per oltre 40 anni. Decenni non sempre facili, segnati da profondi cambiamenti. Nel corso degli anni ha assunto anche lincarico della parrocchia della vicina frazione SantAnna. Questestate la decisione di ritirarsi e lasciare che fosse un nuovo parroco a portare avanti la missione pastorale tra i mottesi.
Dal 1° settembre il nuovo parroco di Motta e SantAnna è don Roberto Zappino, 44 anni, rientrato in Italia dopo dieci anni di incarico alla Diocesi di Juina, in Brasile. Domenica pomeriggio la chiesa di Motta era gremita di fedeli, raccoltisi per festeggiare in modo ufficiale lingresso di don Zappino in parrocchia, alla presenza del Vescovo monsignor Francesco Ravinale e di tanti parroci, missionari e diaconi.«Una grande disponibilità. E una delle qualità di don Roberto. Ha detto sì quando è stato chiesto il suo impegno in Brasile; e, al suo rientro ad Asti, si è reso immediatamente disponibile allincarico a Motta ha sottolineato il Vescovo durante la celebrazione in parrocchia Lo contraddistingue anche un fortissimo legame con la Diocesi: anche da distante non dimenticava mai di informarsi o di tenersi aggiornato su quanto succedeva, ma anche semplicemente un compleanno per fare gli auguri».
«Ringrazio il Vescovo per limportante incarico in Brasile. Ma lo ringrazio anche per avermi voluto indietro!», ha esordito con simpatia don Zappino, ringraziando degli interventi di benvenuto nei suoi confronti. Tra i presenti alla messa di festa, animata dalle voci della cantoria e dalle note della banda musicale di Costigliole, cera anche don Mario, sempre presente alla vita del paese, riservando grande attenzione ai suoi parrocchiani, grandi e piccoli: un legame indimenticabili, quello tra don Mario e i mottesi. Presente anche don Beppe Pilotto, giovane parroco anche lui, che lo scorso anno è diventato parroco di Costigliole, ricevendo il testimone da don Bruno Valente, presente anchegli alla cerimonia a Motta.
Ha voluto prendere parte allappuntamento anche il sindaco di Costigliole Giovanni Borriero, in rappresentanza dellintero paese. Proprio don Pilotto ha dato lettura del Decreto di nomina con cui il Vescovo ha affidato a don Zappino il nuovo incarico.Come di consueto, il parroco ha poi salutato i fedeli dando loro il calendario delle celebrazioni settimanali e anticipando unaltra data di festa, già fissata: «Il prossimo 29 giugno don Mario ed io saremo qui con voi per festeggiare i nostri anniversari di messa». 20 anni per don Zappino, 60 anni per don mario.
Marta Martiner Testa