Serrande abbassate per tutto il giorno, sabato, per gli ottici che aderiranno allo sciopero indetto dal Moi (Movimento ottici indignati). E, questo, un movimento nazionale nato nei mesi scorsi sul
Serrande abbassate per tutto il giorno, sabato, per gli ottici che aderiranno allo sciopero indetto dal Moi (Movimento ottici indignati). E, questo, un movimento nazionale nato nei mesi scorsi sul social network Facebook, che protesta contro la liberalizzazione della vendita di occhiali da vista, occhiali da sole e lenti a contatto. In sostanza, il Movimento chiede «di rivedere le normative vigenti relative a occhiali da vista completi di lenti oftalmiche, occhiali graduati preconfezionati, occhiali da sole, lenti a contatto e relativi liquidi per la mantenzione».
Secondo il Movimento, infatti, questi devono essere riconosciuti come dispositivi medici e, come tali, devono essere individuati, approntati e forniti solo da una figura professionale competente, quale lottico – optometrista». Gli ottici lamentano quindi che, con tale liberalizzazione, «la loro professione è stata banalizzata, il servizio al cliente spogliato degli elementi professionali qualificanti e ridotto a semplice atto di vendita».
«Per diventare ottici – commenta Fabio Forneris, ottico astigiano che aderirà allo sciopero nazionale – è necessario studiare cinque anni per ottenere il diploma, dopodiché bisogna superare lEsame di Stato per ottenere labilitazione. Dopodiché si può aprire un negozio di ottica, dove ogni articolo da vista deve avere le certificazioni necessarie affinché sia conforme alle norme di legge. Ma, nonostante ciò, ormai occhiali da sole, da vista (soprattutto occhiali premontati) e articoli di contattologia si trovano in negozi di vario tipo, dalle ferramenta ai supermercati. Una situazione che va sanata: ne va della nostra professione e della salute dei clienti, dato che locchiale acquistato in un negozio di ottica, dopo lesame della vista da parte di un professionista preparato a questo scopo, dà certamente più garanzie per la salute rispetto ad un occhiale acquistato con i consigli di esperti».