Un nuovo grande gruppo consiliare che possa sostenere, con più forza, loperato del sindaco Brignolo nellottica «del fare» contro le politiche «dei no» e dellincertezza dei numeri della
Un nuovo grande gruppo consiliare che possa sostenere, con più forza, loperato del sindaco Brignolo nellottica «del fare» contro le politiche «dei no» e dellincertezza dei numeri della maggioranza, come avvenuto durante lultimo Consiglio per la pratica Wok. Sono queste le premesse del nuovo soggetto politico Gruppo misto – Territorio è Cultura che oggi, martedì, sarà ufficializzato in Consiglio comunale. Un sodalizio formato da Alberto Bianchino e Renzo Viarengo (già usciti dallIDV per fondare un gruppo autonomo) cui si aggiungono Filippo Cornero e Neri Baglione, eletti in Territorio è Cultura (lista di appoggio a Brignolo). «Essere un gruppo numeroso aiuterà il sindaco ad avere più chiara la situazione e lo sosterrà nel suo impegno di amministrare la città realizzando delle cose – commenta Bianchino – Poi si potrà anche non essere daccordo su alcune scelte, si potrà anche votare contro, ma sempre garantendo il numero legale per evitare siparietti indegni di un luogo come il Consiglio comunale».
Sarà Alberto Pasta lassessore di riferimento del neo gruppo che spera di allargarsi ancora di più inglobando altri consiglieri di maggioranza. Bianchino svela le carte e spedisce il primo invito ufficiale a Paolo Crivelli (Uniti per Asti). «Sarei felicissimo se venisse con noi» aggiunge lex sindaco annunciando che si stanno facendo dei ragionamenti per lingresso nel gruppo anche di altri soggetti. Se Crivelli abbandonasse Uniti per Asti, Anna Bosia, il capogruppo, resterebbe sola con un peso politico ben diverso rispetto a quello attuale (nellultimo Consiglio ha votato no contro la deroga urbanistica per consentire lapertura del ristorante cinese in corso Alessandria). Crivelli non commenta linvito di Bianchino e rimanda ogni considerazione al suo capogruppo. «E escluso che Crivelli possa abboccare alla richiesta di partecipare al nuovo gruppo – replica Anna Bosia escludendo una scissione interna – Alcuni, evidentemente, non hanno ancora capito che noi rispondiamo ai nostri elettori sulla base di un programma nel quale non sono previste operazioni come Wok, come non si trovano altri progetti del tipo Agrivillage o Porta del Monferrato. Certo mi chiedo cosa ne pensano gli elettori che hanno votato Territorio è Cultura vedendo la loro lista frantumata in un nuovo gruppo».
Relativamente ai due progetti dei maxi insediamenti commerciali, Agrivillage e Porta del Monferrato, Bosia puntualizza un particolare non secondario: «Francamente non ho ancora sentito dire dal sindaco che si tratta di opere necessarie o che intende realizzare». Dichiarazioni con le quali Uniti per Asti prende le distanze da chi, in maggioranza, ha invece chiesto di aprire rapidamente una discussione sulla pratica dellinsediamento commerciale su corso Alessandria. «Al massimo posso dare fastidio – taglia corto Bosia – ma rimango coerente a quanto abbiamo promesso ai cittadini chiedendo il loro voto». Filippo Cornero replica che la scelta di fondersi con il Gruppo Misto nasce «per cercare di fare e rendere più concrete le azioni per la città ma anche per dare più forza al sindaco».
Cornero getta però acqua sulle polemiche con Uniti per Asti negando che la nascita del nuovo gruppo sia avvenuta nel tentativo di colpire direttamente il consigliere Bosia. «Credo che la città abbia le scatole piene di queste polemiche e per quanto mi riguarda non vedo Anna Bosia come il nemico numero 1. Inoltre lavoreremo in sinergia con tutti gli assessori perché siamo a sostegno delloperato di tutta la Giunta». Capogruppo del nuovo soggetto è stato nominato Renzo Viarengo.
Riccardo Santagati
@rickysantagati