Cerca
Chiudi questo box di ricerca.
Quarto, Valenzani e Valterza:quel traffico auto tra indotto e disagio
Cronaca

Quarto, Valenzani e Valterza:
quel traffico auto tra indotto e disagio

L’appuntamento con Enzo Stroppiana, ex presidente della Circoscrizione di Quarto – Valenzani – Valterza è nel primo pomeriggio di mercoledì. Ad attenderci anche Mario Vigna, suo ex vice

L’appuntamento con Enzo Stroppiana, ex presidente della Circoscrizione di Quarto – Valenzani – Valterza è nel primo pomeriggio di mercoledì. Ad attenderci anche Mario Vigna, suo ex vice presidente, che accetta di accompagnarci per le strade di Quarto, una delle frazioni più popolate e vive della città. Quarto, che molti astigiani associano immediatamente al carcere, è una frazione molto viva dal punto di vista commerciale. «Qui abbiamo un sacco di negozi, la farmacia, la banca, l’asilo privato Valente e la scuola elementare Bottego ma anche una palestra – spiegano Stroppiana e Vigna – Molte attività ci sono perché si tratta di una zona di forte passaggio, sia per chi arriva dai Valenzani che per i pendolari diretti da e verso Alessandria. Sicuramente siamo più fortunati di altre frazioni». Quarto è uno dei Comuni soppressi nel 1935 da Mussolini per incrementare la popolazione di Asti dando così alla città il rango di capoluogo di provincia. La maggior parte dei residenti vive lì da generazioni, ci sono poche seconde case e, pur registrando la presenza di stranieri, questi sono ancora molto pochi rispetto ad altri quartieri cittadini.

Uno dei primi problemi che Stroppiana e Vigna ci segnalano è quella della sicurezza. «Il negozio di telefonia che si affaccia sulla provinciale ha subito due spaccate ma anche altre attività commerciali come il panettiere e l’alimentari sulla piazza sono state visitate dai ladri. Poi, lo scorso anno, ci fu una rapina in villa molto violenta che fece preoccupare non poco gli abitanti. I furti in casa per ora sono stati relativamente pochi mentre, nel cimitero che si trova a Quarto superiore, in passato hanno fatto razzie di grondaie, rame arrivando perfino a spaccare delle lapidi». Fino a quando la Circoscrizione è stata il punto di contatto tra cittadini, Comune e istituzioni Stroppiana e Vigna avevano chiesto l’installazione di telecamere anticrimine, collegate alle sale operative delle forze dell’ordine, e qualche passaggio in più di polizia e carabinieri. Le telecamere non sono mai arrivate per motivi tecnici e di costi mentre tocca alle forze dell’ordine agire da deterrente per i malintenzionati.

C’è poi una seconda criticità che viene segnalata da Mario Vigna: «Il traffico veicolare che insiste su Quarto, in particolare sulla provinciale, è veramente pesante e infatti un responsabile della Provincia ci disse che il tratto tra Quarto inferiore e Asti è il più intenso di tutto l’Astigiano. Il problema sulla S.P. è l’alta velocità delle auto e dei camion, un vero pericolo per chi deve attraversare la strada per raggiungere, ad esempio, la Cassa di Risparmio e la farmacia, entrambe collocate al di là della carreggiata». L’attraversamento pedonale c’è ma, essendo la provinciale una delle vie principali dove transitano i mezzi di soccorso, è impossibile installare dossi o altri dissuasori di velocità che non siano, ad esempio, autovelox fissi o sistemi di controllo elettronici come i tutor. Stroppiana e Vigna segnalano però anche l’altro accesso a Quarto, quello dalla provinciale 14 che arriva sul rettilineo dei Valenzani. «Anche lì le auto vanno spedite e infatti, come Circoscrizione, avevano investito insieme alla Provincia circa 10.000 euro per installare un semaforo intelligente che diventava rosso se si superavano i 50km/h. Neanche un anno dopo ci hanno detto che secondo il Codice della Strada non era regolare, così è stato spento e ora serve solo come lampeggiante. E’ stato uno spreco di denaro ma se qualcuno volesse installare un autovelox fisso ci offriamo volontari.»

Una delle necessità più sentite dai cittadini di Quarto è quella di avere un servizio d’autobus comunale, gestito dall’Asp, che allunghi il giro del 3 da corso Alessandria alla prigione. «Sarebbe un servizio per noi ma anche per tutte quelle persone che vediamo andare a piedi lungo la provinciale fino al bivio con il carcere – spiega Vigna – Ci sono anche mamme con i passeggini, senza contare che quando scarcerano qualcuno sovente questo non sa come tornare ad Asti perché non ci sono collegamenti pubblici». Quarto è servito dagli autobus dell’Arfea che garantisce le corse in orari strategici ma un incremento del trasporto sarebbe molto utile per i pendolari e gli anziani che devono fare commissioni nel capoluogo. Rispetto ad altre frazioni di Asti Quarto non ha problemi di fogna (tutti sono allacciati dal servizio gestito dall’Asp) e anche la rete idrica copre l’intero territorio (il carcere è stato uno degli ultimi immobili collegati). Vigna ci porta però sul ponticello sotto il quale scorre il rio Quarto e qui ecco un altro problema che attende di essere risolto. «E’ sicuramente da pulire perché con tutte queste piante e la vegetazione sempre più rigogliosa c’è il rischio che non defluiscano le acque piovane».

Anche il rio Inquisitore, che si trova nella zona di Valterza, necessita di una bonifica, mentre le strade che attraversano il centro abitato sono abbastanza ben messe, fatto salvo per alcuni dossi spaccati proprio nel viale d’accesso principale. A Quarto, nell’ottobre del 2010, è stato aperto il nuovo canile municipale. La struttura si trova nella zona della vetreria e non lontano dall’impianto di trattamento dei rifiuti di Gaia. «La presenza dell’impianto di Gaia qualche disagio lo porta per chi abita nei pressi dello stabilimento, in particolare ci sono gli odori che danno fastidio – spiega Stroppiana – Nel 2004 avevamo anche chiesto al Comune di ridurci la tassa rifiuti proprio a fronte di questo problema ma nessuno ha acconsentito». Quarto ospita inoltre il P.I.P. del Comune dove accogliere le attività che intendono riqualificare, a condizioni vantaggiose, la propria aziende industriali e artigianali. Se l’insediamento del P.I.P. è stato comunque tollerato dai cittadini non è così per l’ipotesi, nata durante la scorsa amministrazione ma mai messa in atto, di trasferire nei pressi di Quarto il campo rom di via Guerra.

«Abbiamo già il carcere e ogni ipotesi di portare qua i campi nomadi non ci vede d’accordo – replicano i due ex amministratori – Se il Comune vuole portare dei servizi siamo contenti ma nessun disservizio». A Quarto c’è anche un’area verde per i bambini vicino alla palestra, a ridosso della scuola. «Si tratta di una zona giochi mantenuta dall’Asp ma tenuta in buono stato anche dalle mamme che portano i figli a giocare – spiega Vigna – E’ una bella cosa che ci si interessi del bene pubblico in questo modo e qui, per fortuna, abbiamo parecchie coppie con bimbi». Stroppiana e Vigna ci segnalano l’ultima criticità, questa volta davanti alla chiesetta di Quarto superiore. «C’è il muretto del belvedere che sta scendendo rispetto alla collina, proprio nei pressi del monumento dedicato ad Augusto Daolio. Ora la zona è transennata ma sappiamo che i tecnici del Comune sono già intervenuti in alcuni sopralluoghi. Attendiamo che il problema venga risolto presto». Prima di salutarci Stroppiana ci anticipa quella che sarà la prossima battaglia dei volontari per la frazione. «Abbiamo saputo che a Valterza sono tornati alla carica con il progetto di aprire una cava di sabbia per l’Asti-Cuneo. Lunedì sera, alle 21, ci sarà una riunione tra i residenti perché vogliamo esattamente capire che tipo di impatto avrà sul territorio e sulla vita della popolazione».

Riccardo Santagati

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link