Venerdì si riunisce il primo esecutivo del nuovo sindacato, dopo il congresso di fusione di metà marzo tra le due segreterie provinciali di Asti e Alessandria. 74.500 gli iscritti, numero che – secondo il segretario generale aggiunto Sergio Didier – conferirà una maggior forza contrattuale per tutti i dirigenti Cisl. Ma la parola d'ordine è mantenere un forte riferimento del proprio territorio…
La Cisl Alessandria Asti muove i primi passi dopo il congresso di fusione di metà marzo tra le due segreterie provinciali. Giovedì si riunirà infatti ad Alessandria il primo esecutivo, mentre venerdì scorso si è incontrata, presso la sede astigiana del sindacato, la neo eletta segreteria, guidata da Alessio Ferraris, in precedenza a capo di Cisl Alessandria, affiancato dal segretario generale aggiunto Sergio Didier (che guidava la Cisl astigiana), da Stefano Calella, ex componente della segreteria astigiana, e dagli alessandrini Simona Gamalero, Giuseppe Gandini, Tonio Anselmo.
«La Cisl nata dalla fusione delle sezioni provinciali di Alessandria e Asti, fusione decisa dal sindacato nazionale che ha coinvolto diverse città italiane spiega Sergio Didier determina un rafforzamento del sindacato per tre buoni motivi. Innanzitutto perché propone un nuovo modo di impiegare le risorse, consentendo di risparmiare sul quadro dirigente per utilizzare i fondi in modo da essere più vicini alla gente, per esempio garantendo una maggiore apertura degli uffici o rafforzando le sedi periferiche.
Quindi perché ci aiuta a confrontarci sulle nostre esperienze per creare sinergie nuove e più efficaci. Infine, come è naturale, perché aumenta il nostro potere di rappresentanza: se prima ad un tavolo di confronto rappresentavamo circa 17.500mila iscritti (numero relativo alla Cisl Asti) ora, dopo la fusione con Alessandria, parliamo a nome 74.500 persone. Un numero che conferirà, ovviamente, una maggior forza contrattuale per tutti i dirigenti Cisl».
Per gli iscritti astigiani, comunque, Didier garantisce che «nulla cambierà a livello operativo». Le varie segreterie di categoria continueranno a lavorare e a rappresentare un punto di riferimento per gli Astigiani. «Infatti le parole dordine del nuovo corso, per tutti i rappresentanti sindacali specifica Didier – sono: mantenere un forte riferimento del proprio territorio ma con una significativa collaborazione tra le due province».
Dopo le riunioni ordinarie che proseguono appunto domani, la Cisl di Asti e Alessandria si avvia verso nuove scadenze: nelle prossime settimane si completeranno i congressi regionali delle varie categorie, che termineranno il 22 e 23 aprile, a Torino, con il Congresso regionale Cisl Piemonte, mentre dall11 al 15 giugno si terrà il congresso nazionale.
Elisa Ferrando