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Camere/ E' stallo su commissioni ma Sel e Lega aprono a M5S
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Camere/ E’ stallo su commissioni ma Sel e Lega aprono a M5S

Camere/ E’ stallo su commissioni ma Sel e Lega aprono a M5S
Grillini studiano precedenti. Pd e Pdl: Prima viene il Governo


Roma, 4 apr. (TMNews)
– Il Parlamento rimarrà fermo, non saranno nominate le commissioni permanenti come da settimane chiede Beppe Grillo. Ieri è andata a vuoto una nuova spallata, con il Movimento 5 stelle stavolta appoggiato da Sel, che ha proposto nella conferenza dei capigruppo della Camera di avviare i lavori facendo presiedere le commissioni dal membro più anziano in attesa della definizione di una maggioranza di governo. Per il momento la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha rinnovato l’invito ai gruppi a indicare i membri ma senza forzare: “Sui tempi di convocazione vedremo”, ha spiegato.

Nella conferenza dei capigruppo del Senato “solo un accenno”, ha raccontato una fonte parlamentare, da parte dell’esponente M5S Vito Crimi. Poi in aula Paola Taverna ha concluso il suo intervento sul decreto Balduzzi rinnovando l’appello al presidente dell’assemblea Piero Grasso a “convocare senza indugio alcuno” le commissioni. Ma il fronte del no per ora resta maggioritario: “La decisione prevalente – ha spiegato Renato Brunetta, capogruppo Pdl a Montecitorio – è stata quella di farle partire solo dopo la formazione del governo”. Mentre al Senato il capogruppo democratico Luigi Zanda ha liquidato così la questione posta dal cronista: “Viene prima il Governo, quella è l’urgenza, non scherziamo”.

Ma se Sel prende le distanze, forse timorosa di possibili sviluppi in direzione di un governissimo, e chiede con Gennaro Migliore una “rapida modifica della legge elettorale”, anche la Lega si sottrae alla bagarre: “Da parte nostra – ha osservato il vicecapogruppo del Carroccio alla Camera Gianluca Pini – non c’è stato e non ci sarà alcun intralcio e sull’attivazione delle commissioni permanenti ci rimettiamo alle decisioni della presidenza, com’è giusto che sia”.

Tutto fermo quindi, anche se dopo settimane di dibattito un po’ sterile sulla possibilità concreta di insediare le commissioni prima della formazione del governo, il Movimento 5 stelle è riuscito a mettere in circolazione uno studio sui precedenti, che in Parlamento contano eccome. Nel 1976, nel ’79 e nel ’92 le commissioni vennero convocate prima della conclusione dell’iter per il nuovo governo. In particolare nel ’79, ottava legislatura, in occasione della formazione del primo governo Cossiga “le commissioni furono convocate il 10 luglio, l’incarico per la formazione del governo fu affidato il 4 agosto e il dibattito parlamentare per la sua formazione si concluse il 12 agosto”. Anche nello studio M5S, tuttavia, si riconosce che “l’attività delle Commissioni, in assenza di un Governo nel pieno delle sue funzioni, è di fatto estremamente limitata” e “potrebbe essere attenuata solo in presenza di provvedimenti di tipica iniziativa parlamentare che raccogliessero l’unanimità dei consensi tra tutti i gruppi (ad esempio consenso unanime su una possibile riforma elettorale)”. I ‘grillini’ però non si arrendono e per ora si sono organizzati al loro interno, come ha annunciato su Twitter il deputato Alessio Tacconi: “Il M5S già comincia a lavorare nelle sue ‘commissioni ombra’”.

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