Cerca
Close this search box.
Tartufi, ancora pochi ed economiciPrezzi max a 50-60 euro l'etto
Cultura e Spettacoli

Tartufi, ancora pochi ed economici
Prezzi max a 50-60 euro l'etto

Questi i prezzi spuntati al mercato di Asti, da sempre punto di riferimento per gli operatori nazionali e stranieri. In tutto la prima settimana ha registrato scambi di non più di un chilogrammo di "pepite", praticamente identico all’avvio della precedente campagna. Allargando l’orizzonte alla stagione i 4 mila "trifulao" che si contano in Piemonte, di cui 1500 nell’Astigiano, prevedono una raccolta di prodotto leggermente superiore a quella del 2012 con circa 40 quintali di bianco…

Stessi quantitativi ma quotazioni in flessione rispetto ad un anno fa. E’ iniziata in sordina la stagione tartufigena con un mercato che negli scambi indica numeri in linea con l’avvio del 2012. Anzi se allora i prezzi dei primi esemplari di Tuber Magnatum Pico passarono di mano a 80 euro all’etto questa volta si è scesi a 50-60 euro. Almeno questi i prezzi spuntati al mercato di Asti, da sempre punto di riferimento per gli operatori nazionali e stranieri. In tutto la prima settimana ha registrato scambi di non più di un chilogrammo di "pepite", praticamente identico all’avvio della precedente campagna.

Pochi operatori presenti in piazza Astesano e pezzature di piccola taglia per i non troppi acquirenti. «A limitare l’interesse è un prodotto non ancora maturo, pur essendo tartufi che risultano sani, ovviamente commestibili e sufficientemente profumati meglio conosciuti come "brusarole" per via delle macchie color rame che punteggiano il peridio» commenta Giuseppe Prosio, giornalista che da anni cura il Borsino pubblicato a cadenza settimanale sul sito www.terredasti.it

Non è esente a questo andamento il mercato dei tartufi neri scorzone e uncinato in raccolta anche loro dallo scorso 21 settembre, anche se per un periodo più breve fino a fine novembre e dicembre. Anche in questo caso il mercato attualmente offre pezzature piccole, di non più di 40 grammi, che hanno una valutazione che difficilmente supera i 10 euro all’etto. Ma esso, pur essendo meno pregiato del bianco, è un prodotto destinato ad una prossima rivalutazione cosìcchè già alla fiera regionale di Montiglio i prezzi potrebbero anche raddoppiare e triplicare, per la crescente domanda da parte della ristorazione. Ma secondo l’andamento registrato negli ultimi anni accadrà lo stesso per il Tuber Magnatum Pico che, a breve, raggiungerà 100 euro all’etto tra gli operatori per raddoppiare al consumatore finale. Tutto ovviamente dipenderà dall’incrocio tra domanda ed offerta che, in tempi di crisi, si è fatta sempre più selettiva.

Allargando l’orizzonte alla stagione gli operatori, ovvero i 4 mila "trifulao" che si contano in Piemonte di cui 1500 nell’Astigiano, prevedono una raccolta di prodotto leggermente superiore a quella del 2012 con circa 40 quintali di bianco. «Bisogna attendere non prima di metà novembre per avere un buon raccolto – anticipa Piero Botto, presidente Atam (Associazione trifulao Astigiani e Monferrini) – in quanto le estati dal punto di vista pluviometrico sono mutate nel corso degli ultimi anni ed il tartufo una volta acquisito il sufficiente nutrimento idrico impiega tre mesi a maturare».

Maurizio Sala

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale