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Università, crescono le matricole
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Università, crescono le matricole

Si è aperto martedì mattina, con una cerimonia ufficiale in Aula magna, il nuovo anno accademico all’Università di Asti. L’ateneo, che registra complessivamente circa mille iscritti, registra

Si è aperto martedì mattina, con una cerimonia ufficiale in Aula magna, il nuovo anno accademico all’Università di Asti. L’ateneo, che registra complessivamente circa mille iscritti, registra quest’anno circa 300 matricole, divise tra il corso di laurea in Infermieristica (75), Servizio sociale (55), Scienze motorie (100), Tecnologie alimentari per la ristorazione (80). Nella sede astigiana sono infatti attivati diversi corsi di laurea, sia triennali sia specialistici, appartenenti alle facoltà di Scienze agrarie, forestali e alimentari; Scienze veterinarie, Medicina e Chirurgia, Scienze motorie, Management, Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali. Novità di quest’anno il fatto che i posti riservati al primo anno di Scienze motorie sono raddoppiati, passando da 50 a 100.

Durante la cerimonia sono stati forniti anche alcuni dati su quanti studenti si sono laureati a partire dal gennaio scorso: 65 in Infermieristica, 50 in Servizio sociale, 35 in Scienze motorie; 50 in Tecnologie alimentari per la ristorazione; 30 in Scienze viticole ed enologiche. Ad aprire gli interventi il presidente del consorzio che gestisce l’Università di Asti, Michele Maggiora. Sono seguiti i saluti del sindaco Fabrizio Brignolo e dei docenti Salvatore Rizzello (Università del Piemonte Orientale) e Vincenzo Gerbi (Università di Torino). Tutti gli  interventi sono stati caratterizzati da un sostanziale ottimismo, unito alla volontà di distinguersi come polo universitario per qualità e specificità dei corsi di studio. «Tutti gli indicatori sono positivi, i numeri sia dei neo iscritti sia dei laureati nel corso di quest’anno sono in costante crescita – ha sottolineato il presidente Maggiora – dati che ci confortano a proseguire e confermano crescente attenzione e interesse verso la sede astigiana e la sua offerta formativa di qualità».

Nella seconda parte della mattinata il direttore del polo universitario, Francesco Scalfari ha introdotto il relatore centrale, il professor Michael Segre dell’Università di Chieti Pescara, intervenuto sul tema “Verso una università aperta”. Segre ha proposto una riflessione sull’istituzione accademica creata nell’alveo della cultura occidentale e sui suoi rapporti con la scienza, sottolineando quanta importanza abbiano entrambe per lo sviluppo della civiltà e la difesa della democrazia, soprattutto se sapranno confrontarsi con le sfide che riserva il Terzo millennio.

e. f.

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