«Che peccato che ci siano tutte queste macchine. Da qui la Cattedrale è stupenda ma le auto sono proprio un fastidio». Siamo in piazza Castigliano quando i turisti sollevano lannosa questione
«Che peccato che ci siano tutte queste macchine. Da qui la Cattedrale è stupenda ma le auto sono proprio un fastidio». Siamo in piazza Castigliano quando i turisti sollevano lannosa questione del traffico notando le decine di auto che assediano la piazza a poche centinaia di metri dal Duomo.
La scena si ripete in piazza Roma dove, a ridosso delle Poste (luogo solitamente usato dalle comitive in visita) ci sono macchine in sosta selvaggia e dove Matteo Gazzarata, la guida turistica, viene interrotto da un signore che deve uscire con la sua vettura da uno stallo blu, obbligando i turisti a spostarsi in via Ottolenghi, davanti alla Sinagoga. Finalmente un luogo tranquillo dove poter riprendere la visita.
Neanche per idea. Passano 2 minuti e la spiegazione viene nuovamente interrotta dal passaggio di un Suv e di una moto. «Ma anche questa stradina è aperta alle auto?» ci chiede stupita una delle turiste in visita. E il peggio deve ancora venire. Quando il gruppo si ferma in via Aliberti, davanti alla casa natale di Pastrone, deve subito scansarsi dalla strada per il passaggio di un camion, poi di tre auto e di una moto, tutte dirette verso piazza San Secondo. Queste interruzioni, oltre ad essere molto fastidiose per chi visita la città, fanno anche perdere del tempo sul programma, già abbastanza ristretto.
«Purtroppo questi disagi sono allordine del giorno per chi visita la città in gruppo – spiegano Matteo e Ameriga Vozza, anche lei guida – I turisti queste cose le notano e ci fa piacere che il giornale sia testimone di quello che succede. E chiaro che se Asti vuole puntare sul turismo deve decidersi a creare unisola pedonale più larga perché oggi non serve granché».
Della stessa opinione è il gruppo con cui abbiano fatto la visita del centro. «Asti è molto bella – commenta una signora – però fate qualcosa per togliere queste macchine. I turisti la apprezzeranno ancora di più».
r.s.