Governo/ ‘Saggi’ al Colle. Niet Pd a governissimo, Pdl vuole urne
Napolitano: Su di me sospetti assurdi, lasciato solo da partiti
Roma, 2 apr. (TMNews) – Primi appuntamenti, a breve, per i due gruppi di ‘facilitatori’ scelti dal Quirinale per sbloccare l’impasse politico. Alle 11 e alle 12 si ritroveranno al Colle i due gruppi di lavoro, uno di carattere economico sociale, l’altro di natura istituzionale, per individuare priorità ed emergenze in grado di raccogliere, nel nome dell’interesse generale, il favore di un ampio schieramento di forze politiche.
Non significa, ha precisato stamani Filippo Bubbico, senatore del Pd e membro della ‘commissione’ istituzionale, “fare un governissimo o siglare un’alleanza strategica” ma “condividere priorità nell’interesse del paese”. I tempi, assicura un altro ‘saggio’ Mario Mauro, capogruppo di Scelta civica a Palazzo Madama, “saranno molto concentrati”, del resto, spiega con una battuta, “il buon Dio in sette giorni ha fatto molto di più”. Che il tutto sia assolutamente “concentrato” lo confermano anche le parole, riportate dal Corriere della Sera, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, 8-10 giorni al massimo. Parole molto amare perchè “lasciato solo dai partiti”, “dopo sette anni sto finendo il mio mandato in un modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente”.
Il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello si dice fiducioso nel fatto che i due gruppi di lavoro possano essere “uno strumento per facilitare l’uscita da vicolo cieco nel quale siamo finiti”, ma, avverte, “se diventeranno qualcosa di diverso per ampliare la palude sarò il primo a denunciarlo”. Tutto il partito del resto non arretra di un millimetro rispetto alla posizione già espressa nei giorni scorsi: o “da subito un governo di larga coalizione o le urne”, spiega il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, “tutte le altre strade sono da irresponsabili”. Quagliariello? “Io non avrei mai accettato” l’invito del Colle, conclude.