Sembra prospettarsi un lieto fine per la vicenda che ha visto coinvolta di recente lazienda villanovese E.s.p. Dopo momenti di preoccupazione per i dipendenti, rappresentati dal sindacato
Sembra prospettarsi un lieto fine per la vicenda che ha visto coinvolta di recente lazienda villanovese E.s.p. Dopo momenti di preoccupazione per i dipendenti, rappresentati dal sindacato Fiom Cigl, che hanno presidiato la sede di Villanova preoccupati per il loro futuro, sembra intravvedersi un raggio di sole. Bisogno di risposte dalla casa madre americana, chiarezza nella comunicazione degli intenti, stipendi arretrati e necessità di conferme sul destino della sede astigiana, erano le spine dolenti sulle quali il sindacato è intervenuto a favore dei lavoratori. LE.s.p, nata nel 1977 nel settore automobilistico per ricambi e accessori auto, è stata acquisita nel 2004 da una società americana e detiene il brevetto a livello mondiale per un prodotto ambito di nicchia, utile in più ambiti civili (un mini estintore, disponibile in tre modelli e prodotto finora a Villanova).
«Noi vogliamo capire le motivazioni, avere un dialogo con gli amministratori americani, per trovare una mediazione, fare chiarezza e risolvere» è stata la richiesta precedentemente espressa della Fiom Cigl. Un appello che è stato ascoltato dallazienda che ha indetto la riunione nei giorni scorsi nella sede di Villanova: presenti lamministratore delegato dal Texas, dovè situata la sede centrale, insieme a Claudio Chierchiello, segretario organizzativo per la Fiom Cgil di Asti e, in qualità di amministratore, anche il primo cittadino di Villanova, Christian Giordano. «Limpressione è buona – spiega Chierchiello – spero solo che alle parole seguano i fatti».
Dal resoconto della Fiom Cigl, dopo martedì, appare lintento di voler risolvere da parte dellazienda. È stato chiarito che la sede E.s.p. di Villanova non verrà toccata: in vista della creazione e start-up di due nuovi prodotti (diversi dal prodotto di punta realizzato a Villanova) si prospetta una fase di transizione e di sospensione della produzione, ma solo temporanea. «Cè la volontà dellazienda – continua Chierchiello – di aprire un contratto di solidarietà da novembre in poi, come ammortizzatore sociale e di erogare, entro breve, al 50% gli stipendi arretrati ai dipendenti. Inoltre pare che lazienda si stia organizzando per assegnare un interlocutore italiano per i contatti con l E.s.p. di Villanova e di valutare, a livello di strategy del Gruppo, nuove idee per fare fronte ai problemi emersi». Ottimista il sindaco di Villanova Christian Giordano, che si era interessato del caso fin dallinizio: «Il mio commento è positivo perché sembra che si possa andare in una direzione buona per la tutela del lavoro, fondamentale per la persona, in generale. Le intenzioni sono apparse ottime, cè da augurarsi che la realtà possa essere vicina alle parole».
Roberta Arias