Il sindaco di Asti colleziona nastri inaugurali e penne
Il sindaco Rasero è tornato alla ribalta delle cronache televisive nazionali, ma questa volta non per aver spolverato le finestre del Municipio al posto dei uscieri o per essersi “mascherato” prima di andare in incognito all’anagrafe. Su Studio Aperto, il TG di Italia 1, durante uno spazio dedicato ad approfondimenti da tutta Italia, l’inviato è stato accolto da Rasero per raccontare una delle sue grandi passioni: il collezionismo. Non di figurine, ma di nastri inaugurali che il sindaco taglia e conserva con certosina archiviazione ogni volta che viene invitato a una inaugurazione.
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Ne ha di tutte le grandezze, come spiegato al giornalista di Italia 1, ma soprattutto ogni nastro viene conservato con cura in fogli trasparenti all’intero di faldoni d’ufficio. Sono 108 i tagli «meritevoli di essere ricordati», almeno fino ad oggi. «Voglio preservare nel tempo il ricordo di particolari eventi» ha spiegato Rasero prima di svelare un’altra sua curiosa collezione: quella delle penne con cui firma i più importanti atti amministrativi. «Certe volte mi vengono portate delle Montblanc ma io chiedo che siano cambiate perché la penna con cui firmo è “a perdere” – ha aggiunto mostrando un altro raccoglitore con gli atti ufficiali e le penne adoperate – Su ogni biro, infatti, c’è l’etichetta che riporta la data della firma e annotazioni relativamente a quel momento».
Rasero ha condiviso il servizio di Studio Aperto sul suo profilo Facebook, anticipando la risposta alle critiche, scontate, da chi non lo ha in simpatia: «Ora tutti a dire che non devo tagliare nastri, ma pensare ai veri problemi. Questo non c’entra nulla, questo riguarda la mia sfera personale, i ricordi che porterò con me tutta la vita. I problemi sono altri davvero, ma nonostante le pochissime risorse ci stiamo inventando qualsiasi cosa per cercare di affrontarli e, dove possibile, risolverli».
Riccardo Santagati