Un'imprevedibile corsa ad ostacoli: così si potrebbe figurare il cammino verso l'accorpamento dei tribunali di Asti e Alba che da tre mesi vedono l'alternarsi di notizie contrastanti da
Un'imprevedibile corsa ad ostacoli: così si potrebbe figurare il cammino verso l'accorpamento dei tribunali di Asti e Alba che da tre mesi vedono l'alternarsi di notizie contrastanti da Roma e una sfegatata battaglia albese per salvare la propria giurisdizione.
Mentre Asti si prepara ad accogliere venerdì pomeriggio al Palazzo di Giustizia il vicepresidente del Csm Michele Vietti in visita a Presidente del Tribunale, Procuratore della Repubblica, sindaco e avvocati nel giorno in cui entra in vigore la nuova geografia giudiziaria, da Roma arriva un comunicato a firma congiunta delgi onorevoli Monchiero e Rabino che sembrano nuovamente coltivare speranze per uno stop all'accorpamento. Secondo quanto riferito dagli onorevoli, infatti, questa mattina il ministro Cancellieri avrebbe ricevuto i parlamentari di Camera e Senato interessati alla vicenda di otto circoscrizioni giudiziarie, fra le quali Alba e Pinerolo.
Come si ricorderà, una settimana fa il Guardasigilli aveva emanato un provvedimento con il quale consentiva al tribunale di Alba di proseguire in loco la sua attività ancora per un massimo di due anni e limitatamente all'esaurimento delle cause civili e di lavoro pendenti alla data di venerdì 13 settembre.
Ma Monchiero e Rabino parlano della possibilità di un "salvataggio pieno".
«La condizione posta dal Ministro è una sola dichiarano i deputati di Scelta Civica Mariano Rabino e Giovanni Monchiero serve un provvedimento unanime di Camera e Senato, un segnale di consenso politico pieno e trasversale per ristabilire la pienezza delle funzioni per i Tribunali individuati dal Ministro. Se, nei prossimi giorni, la Commissione Giustizia della Camera e quella del Senato adotteranno una risoluzione in cui si prende atto del provvedimento del Ministro Cancellieri, chiedendo tuttavia per gli otto tribunali interessati dal decreto e solo per quegli otto un salvataggio pieno, il Guardasigilli ha manifestato la propria intenzione ad acconsentire alla richiesta con un apposito, nuovo, decreto correttivo».
Da fonti romane sembra piuttosto improbabile uno stop sulla linea di arrivo dell'iter della legge, ma in politica e, in particolare in questa vicenda, tutto può cambiare da un momento all'altro. Tutto questo mentre il trasloco di attrezzature, mobili e faldoni è a buon punto e sabato mattina, salvo ordini contrari, dovrebbero già arrivare i primi magistrati e personale amministrativo in attesa di lunedì quando la maggioranza dovrà prendere servizio ad Asti ad esclusione di chi lavora alle cause civili pendenti.
Daniela Peira