«Sono rimasti gli unici esercizi commerciali in cui gira ancora molto denaro in contante, anche se in realtà noi facciamo solo da incassatori per lo Stato». Intervista al presidente dei tabaccai astigiani Claudio Valpreda che invita i colleghi a passare ai pagamenti telematici, anche per importi ridotti. Già oggi è possibile in molte tabaccherie, ma con una commissione di 1 euro…
«Siamo tutti a rischio, ogni giorno, in ogni momento». A parlare, sconsolato, è Claudio Valpreda, presidente dei tabaccai di Asti e membro della giunta nazionale della Fit. Lamarezza arriva dopo lennesimo bollettino di guerra cittadino che parla di tabaccherie rapinate o derubate; nel giro di pochi mesi sono state tantissime le rivendite di tabacchi, edicole e, peggio ancora, quelle che ospitano anche le slot machines, ad essere prese di mira dai ladri con razzie notturne del valore di svariate migliaia di euro o di malviventi che senza esitazione hanno picchiato e malmenato i titolari per portare via lincasso.
Perché i negozi in cui ci sono tabacchi, slot, giornali, Gratta & Vinci, postazioni Lotto sono così appetibili ai banditi? «Perché sono rimasti gli unici esercizi commerciali in cui gira ancora molto denaro in contante – spiega Valpreda – anche se in realtà noi facciamo solo da incassatori per lo Stato, rimane il fatto che nei nostri negozi vi sono maggiori disponibilità nel registratore di cassa rispetto ad altri punti vendita di altri generi, purtroppo in dolorosissima crisi.»
Negozi con forte passaggio di persone per spese mediamente piuttosto modeste per le quali si preferisce pagare in contante e non con bancomat. «Eppure il primo consiglio che diamo ai colleghi dice ancora Valpreda a nome della Fit- è proprio quello di attrezzarsi per arrivare ad un numero sempre più consistente di pagamenti telematici, per nulla appetibili ai banditi. In Italia, su 58 mila tabaccherie sono 16 mila quelle che attualmente hanno attivato un Pos per il pagamento con bancomat.»
Un servizio che però, al cliente, costa 1 euro per ogni strisciata. Un costo contenuto se si va a pagare una bolletta, un bollo dellauto o si fa una provvista importante di tabacchi, ma che risulta meno conveniente per piccoli acquisti più comodi da pagare con largent de poche. Che, moltiplicati per i tanti clienti di una giornata, vanno a rimpolpare i registratori di cassa diventando un obiettivo per ladri e rapinatori. «Laltra raccomandazione è quella di non tenere soldi nel cassetto prosegue Valpreda – ma di fare in modo di avere poco contante durante tutto il giorno. Ad esempio, con i voucher Inps ci possono essere importanti uscite di cassa che abbattono la disponibilità di contante offrendo, allo stesso tempo, un importante servizio ai cittadini».
Ma Valpreda sposta lattenzione anche su una situazione più generale di sicurezza della città. «La crisi ha fortemente ridotto anche le presenze delle forze dellordine, sia quelle di quartiere che di quelle in transito con le auto e i negozianti si sentono abbandonati. Fino a qualche anno fa i rischi maggiori si concentravano in determinati periodi dellanno coincidenti con particolari scadenze di pagamento, oggi è una situazione di rischio continuo». Con la paura di una microcriminalità pronta a tutto.
Daniela Peira