Per raccontare il lavoro ai tempi del precariato e degli esodati, Gianni Amelio sceglie uno degli attori più eclettici del nostro panorama, Antonio Albanese. I suoi esordi da comico sono ormai
Per raccontare il lavoro ai tempi del precariato e degli esodati, Gianni Amelio sceglie uno degli attori più eclettici del nostro panorama, Antonio Albanese. I suoi esordi da comico sono ormai consegnati agli archivi televisivi, mentre il suo curriculum da interprete drammatico si è consolidato grazie a pellicole che, tra le altre cose, hanno affrontato proprio il tema delloccupazione. Il riferimento è al Giorni e nuvole di Silvio Soldini, in cui Albanese impersonava un uomo licenziato dal lavoro che consentiva a lui e alla moglie una vita agiata.
Amelio, che affronta per la prima volta nei suoi film il dramma della disoccupazione, sceglie invece di raccontare una storia più surreale, potenzialmente più nelle corde di un attore come Albanese. Questultimo è chiamato a interpretare Antonio Pane, che di mestiere fa il rimpiazzo. Non ha un lavoro stabile: quando qualcuno si deve assentare, lo sostituisce sul suo posto di lavoro. Non importa di quale mestiere si tratti, cameriere, muratore o tranviere.
Anche dal punto di vista personale, la sua non è una vita fortunata: la moglie lo ha lasciato per un uomo che le dava maggiori sicurezze, mentre il figlio lo aiuta come può. Ma nonostante tutto Antonio va avanti, sempre alla ricerca di una condizione migliore. Fino a quando non gli accade qualcosa che metterà a dura prova il suo innato ottimismo. Il film è stato presentato mercoledì al Lido ed è in concorso al Festival di Venezia, che si concluderà sabato.
L'INTREPIDO
Di Gianni Amelio con Antonio Albanese, Livia Rossi, Sandra Ceccarelli
Italia 2013, drammatico, 104