Sarà ancora una volta la suggestiva cornice del castello di Pino dAsti ad ospitare la presentazione del nuovo volume dei Quaderni di Muscandia in unoccasione che è ben più di un incontro con
Sarà ancora una volta la suggestiva cornice del castello di Pino dAsti ad ospitare la presentazione del nuovo volume dei Quaderni di Muscandia in unoccasione che è ben più di un incontro con gli autori dei saggi del n. 13 della collana edita dallassociazione Terra, Boschi, Gente e Memorie. Perché questo appuntamento segnerà i dieci anni dei Quaderni, unavventura editoriale senza precedenti per la competenza e laltissima qualità dei contributi pubblicati in questi tredici numeri su unarea così ristretta come quella della zona di Muscandia, appunto, nei comuni dellestremo nord ovest della nostra provincia. E lo stesso Franco Correggia, presidente dellAssociazione e anima dei Quaderni, ad ammettere che non avrebbe creduto ad un successo così crescente e ad una tale longevità del progetto. In questi dieci anni i volumi hanno raccontato aspetti scientifici, naturali, paleontologici, sociali, culturali, storici, antropologici di un territorio che ha mantenuto quasi intatti microcosmi che altrove sono stati spazzati via da cementificazione e industrializzazione selvaggia.
Non che anche in quella zona non si lavori a questa distruzione, ma sicuramente la collana dei Quaderni ha potentemente contribuito a rafforzare la consapevolezza di vivere in un ambiente unico. A questo ultimo numero hanno contribuito, oltre a Franco Correggia, Renato Barbero, Roberto Bricchi, Lorenzo Dotti, Gianpaolo Fassino, Lorenzo Gallo, Franca Garesio Pelissero, Amalita Isaja, Ezio Claudio Pia, Annalaura Pistarino, Francesco Scalfari, Franco Zampicinini, Mario Zunino. Saranno presenti sabato prossimo a partire dalle 15,30 per presentare i loro lavori contenuti nei Quaderni che parla di esempi concreti di unità tra la cultura umanistica e il sapere scientifico, di biodiversità, di foresta, delle vie del commercio astigiano, della Mondonio nel Settecento, del sentiero delle sorgenti a nord ovest dellAstigiano, delle tanto decantate sinergie, della flora vascolare spontanea di Muscandia, dellophyris funerea con il terzo contributo allaggiornamento del catalogo delle embryophyta delle Colline del Po.
Tutto questo accompagnato da splendide fotografie naturalistiche e da una raccolta di foto storiche, di circa quarantanni fa, che presentano il lavoro dei contadini sulle colline astigiane. Foto rare, in bianco e nero, che raccontano meglio delle parole la fatica di chi lavorava la terra appena una generazione fa. I Quaderni di Muscandia sono anche questo: ricordare che è grazie alla fatica di quegli uomini e di quelle donne, che negli anni si sono sottratti alla tentazione della fabbrica dallo stipendio sicuro e fisso per rimandere a guardia delle colline.
Daniela Peira