Cerca
Close this search box.
Douja più sobria, sabato niente bottiglie
Cultura e Spettacoli

Douja più sobria, sabato niente bottiglie

E’ la voce di Giorgio Conte che quest’anno invita tutta l’Italia a venire alla Douja d’Or e al Festival delle Sagre. Il cantautore astigiano, infatti, si è prestato per lo slogan che la

E’ la voce di Giorgio Conte che quest’anno invita tutta l’Italia a venire alla Douja d’Or e al Festival delle Sagre. Il cantautore astigiano, infatti, si è prestato per lo slogan che la Camera di Commercio ha voluto tenere anche per quest’anno: «Noi vediamo il bicchiere mezzo pieno, e voi?» per associare all’irrinunciabile idea del vino, una speranza per il momento di grande crisi economica.
E proprio Conte (che ha rivelato di aver accettato l’ingaggio per vedere «l’effetto che fa entrare nelle case di tutti gli italiani prima del telegiornale») era fra gli ospiti speciali della presentazione del settembre di Douja e Sagre, con i numeri delle due manifestazioni snocciolate da Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio.

«L’edizione di quest’anno del Salone Nazionale dei vini è un incoraggiamento a lanciare il cuore oltre l’ostacolo -ha detto- siamo consapevoli che i timori per l’economia e il lavoro sono molto forti, ma vogliamo invitare tutti a guardare il futuro con la lente dell’ottimismo e della speranza. La Douja è un veicolo per far conoscere a tutta Italia i nostri talenti, una ghiotta occasione per attirare sul territorio chi ancora non ci conosce». Tema caro anche all’assessore regionale Giovanna Quaglia che ha ricordato come il settembre astigiano si svolga negli stessi giorni in cui si compierà l’ultima fase di verifica sulla candidatura Unesco il cui responso arriverà nel giugno del 2014.

Quest’anno sono 509 i vini che hanno superato i severissimi test di degustazione degli assaggiatori Onav e 43 etichette sono entrate a far parte della lista degli Oscar, un 6% in più dell’anno scorso a dimostrazione della qualità crescente del vino italiano. Agli stand e sugli scaffali dell’enoteca dell’Enofila ci saranno vini da ogni regione italiana. Eventi nell’evento la Douja della Barbera, dedicata alla rossa più famosa con 137 etichette da provare e la Douja dell’Alta Langa, per far conoscere le straordinarie bollicine di quota in 16 interpretazioni diverse. Per chi ama i sapori forti, saranno presenti anche una quarantina di etichette di grappe che si sono meritate il premio Alambicco d’oro da parte degli assaggiatori delle grappe.

Una Douja che, come anticipato dal presidente Sacco, vuole essere da volano al territorio e alle sue ghiottonerie. Torna, per tutta l’apertura del Salone, Asti fa Goal, con i prodotti degli artigiani agroalimentari e dei coltivatori mentre i buongustai potranno già prenotarsi per le serate con i  “piatti d’autore” cucinati dai migliori chef astigiani che quest’anno si arricchiscono del “dolce d’autore” a cura dei maestri pasticceri di eccellenza che lo prepareranno davanti al pubblico e del pane fresco impastato e cotto nelle cucine dell’Enofila. Altra novità, sempre in tema enogastronomico, la presenza dei maestri gelatieri che proporranno coni e coppette di creme o sorbetti a base di vino, dall’Asti docg al Ruchè, dal Grignolino al Malvasia alla Barbera. Confermate le cene sotto le stelle a cura delle associazioni di categoria astigiane come pure un ricco cartellone di eventi culturali. Attesa per l’allestimento dello stand del Consorzio dell’Asti docg che presenterà i suoi cocktail a base di frutta già apprezzatissimi al Vinitaly di Verona. Sulla lavagna dei pensieri i visitatori potranno scrivere liberamente i loro ricordi e le sensazioni abbinati al mondo del moscato.

E c’è spazio anche per la solidarietà: con le degustazioni si raccoglieranno fondi da destinare al Pulmino Amico dell’Astro per il trasporto dei malati oncologici. L’Onav, oltre che con le serate di assaggio, sarà presente anche con la distribuzione della scheda di assaggio al pubblico. Confermati i treni straordinari da e per Torino e altre implementazioni dovrebbero arrivare sulle linee di Alessandria e Genova. Ma quest’anno, a differenza delle scorse edizioni, saranno a pagamento e non più gratuiti. Confermata anche la decisione presa a caldo l’anno scorso appena chiusa la Douja in seguito alle proteste per la presenza di molti ubriachi durante alcune serate. Quest’anno, infatti, il solo sabato del Festival delle Sagre, ovvero sabato 7 settembre, a partire dalle 20 non potranno essere vendute le bottiglie né al villaggio enogastronomico di piazza del Palio, né all’Enoteca della Douja. Chi vorrà bere potrà farlo solo a bicchiere acquistando un piatto agli stand delle pro loco o degustando in Douja.

Quarantennale, quello del Festival delle Sagre, che passa sotto traccia, senza alcun evento celebrativo. A fare la differenza saranno sette Pro Loco che, coraggiosamente, hanno deciso di cambiare il tema della loro sfilata allo straordinario corteo delle contadinerie che rappresenta una degna metà della manifestazione. Santa Caterina di Rocca d’Arazzo affronta un tema di grandissimo impatto emotivo: il ruolo delle donne nella resistenza partigiana. Villafranca attesissima per la rievocazione della prima corsa automobilistica italiana da Asti a Torino. Moncalvo ripercorre la nascita dell’industria tessile con la T.T. che dava lavoro a moltissima gente del paese. Castello d’Annone, in odor di Expo2015, ripropone invece la storia della fiera campionaria che si tenne in paese nel 1913. Valenzani si affida ad un tema sacro, la cui tradizione è ancora viva e praticata: quello della festa di Sant’Antonio con i caritin mentre Villanova tornerà a portare in sfilata numerosi animali da lavoro e da cortile a corredo del tema sul latte come alimento primario della vita contadina. Calliano abbandona i momenti di vita paesana per concentrarsi sul matrimonio di inizi Novecento, presentando una straordinaria collezione di abiti originali.

Qualche piccola variazione anche nel menù e curiosità per assaggiare i piatti portati dalle due pro loco “forestiere”: Mezzenile dalle Valli di Lanzo e Valmontone a due passi dalla capitale.
Oltre 3 mila figuranti in sfilata, 86 piatti diversi in piazza, centinaia di migliaia di porzioni pronte da essere servite e un’imponente macchina organizzativa ancora per una volta dovrà fare i conti con un successo crescente che porta una folla affamata e motivata in piazza. Dettagli sui siti www.doujador.it e www.festivaldellesagre.it.

Daniela Peira

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale