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Ricercato a Milano, si presentavacome falso agente: arrestato
Cronaca

Ricercato a Milano, si presentava
come falso agente: arrestato

Era interessato da un ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale di Milano. L’accusa era di sostituzione di persona e truffa aggravata. I poliziotti della sezione antirapine della Squadra

Era interessato da un ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale di Milano. L’accusa era di sostituzione di persona e truffa aggravata. I poliziotti della sezione antirapine della Squadra mobile della polizia di Asti lo hanno individuato in una villetta della zona di corso Alessandria. Prima un appostamento a poca distanza dall’abitazione, poi sul posto è arrivato anche il capo della Mobile, Carmine Bagno, ed è scattato l’arresto. In manette è finito venerdì scorso Enzo Agazzi, 50enne di etnia sinti che vive in città. Nome da tempo noto alle forze dell’ordine, era ricercato perché ritenuto responsabile di due truffe ai danni di signore anziane avvenute nello scorso mese di aprile a Milano. Si sarebbe arrivati a lui attraverso il riconoscimento fotografico: secondo il pool antitruffe della Procura milanese che ha condotto le indagini, l’uomo avrebbe truffato le due pensionate, attraverso lo stesso sistema e nello spazio di tempo dello stesso pomeriggio. Molto convincente, in grado di guadagnarsi l’assoluta fiducia della vittima prescelta.

Facendosi credere addirittura impegnato in prima persona ad evitare guai con la giustizia al malcapitato. Grazie alla presenza di un complice donna. E soprattutto grazie allo stratagemma di presentarsi all’anziano come agente di polizia. Mostra anche un tesserino di riconoscimento. Ovviamente fasullo. «Le modalità con cui sono state truffate le due signore sono del tutto simili e, in entrambi i casi, si è adottata come scusa quella del controllo delle banconote», spiega il dottor Bagno. Nel primo caso, una donna di 85 anni è stata avvicinata dopo aver effettuato un prelievo di denaro all’ufficio postale: il finto poliziotto avrebbe detto di dover controllare il denaro, perché poteva essere falso, mostrando premura nei confronti della vittima e dicendo di agire nel suo stesso interesse, per evitare guai connessi al possesso di soldi contraffatti.

Si è fatto accompagnare presso l’abitazione della signora e l’ha alleggerita di 550 euro. Due ore dopo, il secondo caso, che ha avuto come bersaglio un’anziana di 82 anni. Un finto poliziotto l’ha seguita e le ha annunciato che le banconote che aveva appena prelevato in banca potevano essere false: si è fatto consegnare 1.400 euro. «Ma sappiamo che ci sono indagini in corso su Agazzi anche per due furti in abitazioni, avvenuti a Milano, che avrebbero fruttato 90 mila euro l’uno e 70 mila l’altro – sottolinea il capo della Mobile – Inoltre, da parte nostra, stiamo svolgendo indagini per verificare circa un suo eventuale coinvolgimento, come basista, in episodi di truffa avvenuti ad Asti, in cui ad agire sono stati finti rappresentanti delle forse dell’ordine».

m.m.t.

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