Poco prima della mezzanotte di lunedì, il Ministero di Grazia e Giustizia ha comunicato la sospensione del trasloco dei fascicoli dal tribunale di Alba a quello di Asti. Una sospensione che arriva al
Poco prima della mezzanotte di lunedì, il Ministero di Grazia e Giustizia ha comunicato la sospensione del trasloco dei fascicoli dal tribunale di Alba a quello di Asti. Una sospensione che arriva al termine di una lunga e concitata giornata di tensione che, fin dal mattino, aveva visto scendere in piazza avvocati, dipendenti e sindaci della zona albese per impedire al camion dei traslochi, che aveva già caricato una parte dei fascicoli degli archivi più recenti, e doveva portarli al palazzo di giustizia di Asti.
Una prova di forza che aveva raggiunto il suo culmine quando i primi cittadini hanno steso sull'asfalto le loro fasce tricolori sfidando il camion a passarci sopra per partire per Asti. Solo a metà pomeriggio il camion, per un'altra strada, era riuscito finalmente a lasciare Alba alla volta di Asti dove ha scaricato il primo carico. Ad Alba è proseguito il "picchetto" mentre ad Asti il Procuratore della Repubblica, alle 20,30, aveva confermato che martedì mattina si sarebbe ripreso il trasloco per rispettare i tempi del cronoprogramma stabilito per arrivare pronti all'inizio delle udienze il 13 settembre, giorno di entrata in vigore della riforma.
Ma nella tarda serata è arrivata la comunicazione di sospendere il trasloco, il braccio di ferro fra Alba ed Asti sembra aver segnato un punto tardivo a favore della prima. Non ancora il decreto di stralcio di Alba dalla riforma come richiesto dai manifestanti, ma almeno uno stop al trasloco. Martedì a Roma una delegazione di albesi, capeggiata dal presidente della Regione Cota, incontrerà il ministro Cancellieri per chiedere ancora una volta di poter mantenere il proprio tribunale.
Daniela Peira