Niente farinata con erbe aromatiche o torta di nocciole con il dolce moscato canellese al Festival delle Sagre 2013. Non è novità, già lo si sapeva ma allombra del castello Gancia fa male
Niente farinata con erbe aromatiche o torta di nocciole con il dolce moscato canellese al Festival delle Sagre 2013. Non è novità, già lo si sapeva ma allombra del castello Gancia fa male ricordarlo. Questo infatti è il secondo anno consecutivo che la Pro loco Città di Canelli è esclusa dalla grande kermesse enogastronomica del capoluogo (questanno prevista per il 7 e 8 settembre 2013) a causa di un cavillo del regolamento della manifestazione che ha bocciato la Pro loco guidata da Giancarlo Benedetti. Una norma delle più serie e restrittive secondo la quale chi finisce allultimo posto di una graduatoria costruita per punteggio per più anni di fila viene estromesso dal grande ristorante allaperto con limpossibilità di prendervi parte. Allo stesso tempo, subentra la Pro loco al primo posto nella lista di attesa. Una lista, in un certo senso, affollata.
La capitale delle bollicine dovrà attendere, pazientemente il suo turno per essere riammessa nellolimpo delle Sagre. Almeno cinque sono i comuni in attesa e tra le Pro loco che puntano a inserire il proprio menu contadino cè, paradossalmente, anche la Pro loco Antico Borgo Villanuova di Canelli. Per chi se lo fosse perso va segnalato che non solo la città ha due associazioni gastronomiche più o meno velatamente rivali. Ora, entrambe concorrono per un posto al Festival delle Sagre.
A spiegare il perché la Pro loco Città di Canelli sia out lo racconta il suo presidente Giancarlo Benedetti il quale sottolinea che poiché nelledizione 2011 la cucina canellese ha aperto le casse alle 11,10 anziché alle 11,30, così come stabilito da regolamento, ha ottenuto un punteggio di valutazione basso, precipitando in fondo alla classifica. «Una carognata, questo Canelli non se lo merita» ha aggiunto avvilito Benedetti.
Dalla Camera di commercio di Asti, ente che sponsorizza levento, il presidente Mario Sacco tiene a precisare come si sia semplicemente dovuto applicare la norma. «Abbiamo voluto inserire questo criterio per spronare le Pro loco a dare il meglio ogni anno, senza adagiarsi sugli allori» spiega Sacco «lobiettivo è di mantenere sempre alto il livello della kermesse. Non cè nulla di personale, anzi. Spiace aver escluso Canelli ma negli ultimi anni i punteggi assegnati ai piatti, alla sfilata e alla presentazione del servizio erano dei più bassi».
E così, scalzata Canelli nel 2012 da piazza Campo del Palio per due anni di performance non troppo esaltanti, tra sfilata e menu, si è visto lingresso di Variglie che non se lo è fatto ripetere due volte. «Il Festival delle Sagre è una vetrina eccezionale per un comune», commenta Gianfranco Campopiano presidente della Pro loco di Antico Borgo Villanuova che in lista di attesa precede ora quella di Benedetti «ed è il momento in cui queste piccole associazioni di volontariato fanno cassa per sponsorizzare gli eventi e le attività che andranno a fare sul territorio o per ammortizzare le attrezzature acquistate».
Perché poi cè anche il discorso delle spese sostenute per partecipare al Festival. Lo sa bene Giancarlo Benedetti che aggiunge: «abbiamo rifatto la casetta delle Sagre giusto due anni fa. Acquistato un trattore testa calda e due rimorchi per la sfilata che ancora non abbiamo ammortizzato. Grazie agli incassi del Festival riusciamo poi a sostenere le attività del comitato Palio. Canelli questanno tornerà al canapo (dopo linterdizione del 2012 su decisione dellallora capitano Mario Vespa per aver violato il regolamento del Palio) ma finanziariamente parlando per noi sarà dura».
Lucia Pignari