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"Non è giusto far pagare i passi carrai", la Lega sulla tassa delle provinciali
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"Non è giusto far pagare i passi carrai", la Lega sulla tassa delle provinciali

Una nuova tassa sugli accessi alle strade provinciali ha suscitato la protesta della Lega Nord, che ha convocato una conferenza stampa per contestare la decisione presa dal commissario prefettizio

Una nuova tassa sugli accessi alle strade provinciali ha suscitato la protesta della Lega Nord, che ha convocato una conferenza stampa per contestare la decisione presa dal commissario prefettizio alla provincia di Asti, dott. Alberto Ardia, di applicare una tassazione già prevista da una norma del 1997, ma mai applicata. La tassa in questione è la COSAP (Canone occupazione spazi ed aree pubbliche) che dovrà essere pagata dalle famiglie e dalle imprese che abbiano un accesso sulle strade provinciali: le aziende con terreni che costeggiano una strada provinciale si vedranno moltiplicare la tassa a seconda del numero di accessi. Il segretario provinciale della Lega Nord, Andrea Giaccone, ha stigmatizzato il fatto «che un Ente retto senza investitura popolare imponga tasse che colpiscono i cittadini, ma soprattutto le aziende agricole: ragionando in termini puramente ragionieristici si aggravano le difficoltà in cui già si trovano.»

Andrea Fassino, ex capogruppo in consiglio provinciale, ha precisato che «la COSAP era stata approvata nel 2001, ma mai applicata. Lo scorso anno la Corte dei Conti ha autorizzato l’imposizione, che non ci era parsa giusta: ora il commissario ha deciso di applicare un nuovo balzello ad una società già in grosse difficoltà. Purtroppo da Roma si continua a tagliare e con le prossime riduzioni la Provincia andrà in dissesto. L’unica soluzione sarà quella di lavorare per una macroregione del Nord che mantenga sul territorio il 75% dei contributi versati, consentendo di risolvere tutte le necessità.» L’ex consigliere provinciale Marco Crivelli ha aggiunto che «il problema è politico, più che economico: ci siamo trovati commissariati per le comodità della sig.ra Armosino, la quale ha lasciato un vuoto politico che non sappiamo quanto durerà. Nell’Astigiano manca la presenza della politica sul territorio: non ci serve un commissario che sia solo un burocrate.»

ex parlamentare Sebastiano Fogliato ha rimarcato che «censire tutti i passi carrai avrà un costo notevole e produrrà intoppi burocratici, oltre a far perdere tempo a tutti coloro che dovranno venire ad Asti a segnalarli. L’agricoltura mantiene in ordine il territorio per tutti e non merita di essere vessata sempre: in ogni caso, forniremo assistenza legale a tutti i ricorsi.» Ci sarà tempo sino ad ottobre per le segnalazioni dei passi carrai alla Provincia: l’importo della tassa non è stato ancora calcolato esattamente, ma nell’insieme dovrebbe far entrare nelle casse provinciali circa 300 mila euro.

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