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Si muove la diplomazia romenaper l'uomo senza volto di Vignole
Cronaca

Si muove la diplomazia romena
per l'uomo senza volto di Vignole

L’identificazione dell’uomo privo di documenti (e con il volto parzialmente decomposto dal tempo e dagli attacchi degli animali selvatici) rinvenuto in frazione Vignole di Montafia ha travalicato

L’identificazione dell’uomo privo di documenti (e con il volto parzialmente decomposto dal tempo e dagli attacchi degli animali selvatici) rinvenuto in frazione Vignole di Montafia ha travalicato i confini nazionali. Dopo tre anni dal suo ritrovamento, finalmente gli è stato dato con certezza un nome e un’identità: l’esame del Dna eseguito dalla Polizia Scientifica di Torino ha confermato che si tratta di Mihai Istoc, muratore di 45 anni, originario della Romania. Secondo la ricostruzione della Procura di Asti, Istoc si trovava in Italia in cerca di lavoro ed era al servizio di due impresari edili del Torinese che lo impiegavano in nero.

Lavorava ad un cantiere di Venaria, da solo, quando, probabilmente a causa di scarse norme di sicurezza, sarebbe caduto da un’impalcatura riportando ferite molto gravi. A ritrovare l’uomo ormai senza vita a terra, sarebbe stato un collega muratore che lavorava ad un altro cantiere della ditta. Subito dopo aver avvertito i due soci impresari, il muratore sarebbe stato allontanato. «Ci pensiamo noi» avrebbero detto i due titolari all’uomo. Per paura delle conseguenze dell’infortunio mortale, i due impresari avrebbero caricato il cadavere di Istoc su un furgoncino della ditta e lo avrebbero portato a Vignole dove lo hanno abbandonato sotto alcuni divani vecchi lasciati in una discarica abusiva. A trovare il corpo fu, qualche tempo dopo, un cacciatore del luogo.

La notizia dell’identificazione del romeno ha avuto una vasta eco in Romania. I giornali dell’opposizione hanno calcato la mano su presunte responsabilità politiche del Ministro degli Esteri Ion Corlateanu ritenuto incapace di tutelare i diritti dei romeni all’estero. Il Ministro attaccato, a sua volta, ha chiesto chiarimenti al Console di Torino che, pochi giorni fa, si è recato ad Asti, in Procura e dai carabinieri che avevano fatto le indagini per informarsi direttamente dal pm incaricato di seguire il caso di Istoc. Il Console ha ricevuto rassicurazioni (che ha a sua volta girato al Ministro Corlateanu) sul massimo impegno delle forze dell’ordine e della magistratura nel voler andare a fondo della vicenda.

Daniela Peira

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