Nuova operazione di successo nel contrasto agli stupefacenti da parte dei Carabinieri di Alba (Cn). In carcere sono finiti mercoledì sera con laccusa di coltivazione, detenzione e spaccio di
Nuova operazione di successo nel contrasto agli stupefacenti da parte dei Carabinieri di Alba (Cn). In carcere sono finiti mercoledì sera con laccusa di coltivazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti il 30enne di Asti B.T. ed il 23enne di Alba N.G., entrambi disoccupati e con diversi precedenti penali.
Ai due spacciatori i Carabinieri sono arrivati grazie ad alcune segnalazioni pervenute da cittadini residenti nel quartiere di Borgo Piave secondo i quali vi era un forte andirivieni di ragazzi da un appartamento sito in una traversa di corso Piave. I militari hanno iniziato una serie di servizi di osservazione e di pedinamento individuando così lappartamento sospetto e i due inquilini, bloccati mentre rincasavano con una Fiat Stilo, sottoposta poi a sequestro perché condotta dal pregiudicato di Asti senza patente.
Nel corso della perquisizione dellabitazione sono stati rinvenuti e sequestrati 170 grammi di marijuana suddivisa in dosi e già pronta per essere spacciata, una cabina armadio artigianale attrezzata a serra domestica con fari alogeni e impianto elettrico dirrigazione con allinterno alcune piantine di marijuana, 600 euro in contanti in banconote di piccolo taglio (somma ritenuta provento dellattività di spaccio dei due pregiudicati), vario altro materiale per la preparazione e il confezionamento delle dosi di droga da spacciare.
Gli arrestati si trovano ora nel carcere di Alba mentre le indagini sul loro conto da parte dei Carabinieri sono tuttora in corso per delineare con chiarezza il giro daffari per lo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani, messo in piedi dai due in città.
L'operazione giunge a pochi giorni di distanza da un altro importante colpo nella lotta agli stupefacenti. Lo scorso 5 luglio era infatti finito in manette un pregiudicato di origini siciliane che, nel suo alloggio al quartiere del Mussotto di Alba, aveva messo in piedi un vero e proprio centro logistico da cui dirigeva le fila dello spaccio di droga in alcuni giardini pubblici della città.