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Non solo Astimusica, la parola ai giovani operatori
Cultura e Spettacoli

Non solo Astimusica, la parola ai giovani operatori

Non solo “Astimusica”. I giorni in cui la manifestazione di piazza Cattedrale sta tornando protagonista in città offrono l’occasione per riflettere su un panorama in fermento e sempre più

Non solo “Astimusica”. I giorni in cui la manifestazione di piazza Cattedrale sta tornando protagonista in città offrono l’occasione per riflettere su un panorama in fermento e sempre più articolato. Le recenti esperienze dei dj set di “To protect and serve the music” con Dance Calling, del festival “The Hill” a Costigliole col gruppo Goodvibes, di “FuoriLuogo” a San Damiano grazie ad Officine Carabà e di “Indi(e)Avolato” con Libellula Music a Portacomaro sono alcuni esempi di un movimento che traccia nuovi confini nel panorama della musica a livello locale. Sono iniziative che segnalano una particolare vivacità della provincia e propongono modi nuovi e giovani di scatenare energie intorno alle band, ai dj e ai concerti con associazioni e gruppi che progettano, organizzano, costruiscono relazioni, cercano sostegni locali e propongono nuove visioni artistiche e nuovi modi di vivere, lavorare e pensare il territorio.
Abbiamo rivolto quattro domande a questi gruppi nel tentativo di conoscere meglio i percorsi, le professionalità e le prospettive di operatori culturali emergenti a livello locale: dalla ragione per cui organizzano eventi musicali tra Asti e provincia fino ai progetti e i problemi che hanno rispetto al contesto passando per le competenze e le attività che mettono in campo.

Stefano Labate e Luca Garrone

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