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Iscrizioni in calo: al Pellati di Canelli"salta" l'indirizzo turistico
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Iscrizioni in calo: al Pellati di Canelli
"salta" l'indirizzo turistico

E’ una situazione paradossale, dovuta a un sistema burocratico intransigente ed elefantiaco, quella che stanno vivendo in queste ore le famiglie di 29 ragazzi iscritti al primo anno dell’indirizzo

E’ una situazione paradossale, dovuta a un sistema burocratico intransigente ed elefantiaco, quella che stanno vivendo in queste ore le famiglie di 29 ragazzi iscritti al primo anno dell’indirizzo turistico di ragioneria dell’Istituto N. Pellati di Canelli, avvisati in tutta fretta mercoledì mattina dalla segreteria del Pellati di Nizza che il loro corso, a settembre, non sarà attivato e che dovranno quindi scegliere un altro indirizzo o un’altra scuola. Costernati i genitori, alcuni avevano giusto mercoledì mattina iscritto il proprio figlio per poi ricevere la comunicazione della cancellazione del corso neanche un’ora dopo. Il sindaco Marco Gabusi insieme ad Antonio Perna, assessore all’istruzione, hanno così convocato un incontro urgente con le famiglie e i ragazzi per fare il punto e spiegare alla stampa la situazione. Il perché dell’intoppo è presto spiegato, non ci sono i numeri per comporre una classe.

O meglio: non c’erano i numeri sufficienti (almeno 25 iscritti) al momento della composizione dell’organico di diritto, avvenuta a livello provinciale nel marzo scorso. Poco importa che a fine giugno per questa classe si sia superata la fatidica quota dei 25 toccando i 29 iscritti. L’indirizzo di turismo non sarà attivato perché fino all’inizio del mese scorso si contavano solo 21 iscritti e come spiega Pier Luigi Pertusati, dirigente scolastico dell’Istituto N. Pellati: «quella che vale al momento di definire gli organici e comporre le classi è la prima iscrizione». Gli studenti di terza media hanno infatti tempo di scegliere la scuola superiore fino a marzo. Il ripensamento è contemplato e la definizione dell’organico di fatto a fine giugno-inizio luglio dovrà tenere conto dei nuovi iscritti ridistribuendo l’organico ma senza creare nuove classi. Un cavillo che ai genitori però non è stato spiegato.

«Dal momento che accettavano ancora le iscrizioni abbiamo dato per scontato l’attivazione dell’indirizzo turistico. Cosa farò fare adesso a mia figlia?» commenta un genitore. L’alternativa sembrerebbe quella di scegliere tra le scuole di Alba, Asti o Nizza ma questi ragazzi, alcuni di Canelli, altri di Cossano, Santo Stefano e Rocchetta Belbo, e dietro di loro le famiglie, non ci stanno e sono decisi a percorrere tutte le strade possibili pur di attivare il corso a settembre. «Se mi sono iscritto a Canelli è perché voglio studiare nella mia città» commenta qualcuno. Sul piede di guerra anche il sindaco Marco Gabusi che definisce la situazione «incredibile. Tengo a sottolineare» aggiunge Gabusi «che se siamo arrivati a questo punto è perché nelle altre scuole non si è rilasciato il nulla osta per tempo. In questo modo alcuni dei ragazzi che hanno avuto un ripensamento optando poi per il Pellati di Canelli sono risultati iscritti in altre scuole fino a poche settimane fa».

Un caso ingarbugliato, per sdrammatizzare si potrebbe definirlo “all’italiana”. Le famiglie chiedono ora un incontro ad Asti con Alessandro Militerno, Provveditore agli studi della Provincia mentre gli uffici del sindaco hanno già contattato l’assessorato all’istruzione della Regione Piemonte. L’assessore Alberto Cirio ha garantito ampia disponibilità e ha promesso che valuterà il caso. Sembra poi esistere un decreto ministeriale del 4 luglio 2013 che autorizza i dirigenti scolastici a formare nuove classi in aggiunta a quelle formate con l’organico di diritto. Non è quindi da escludere che la vicenda del Pellati di Canelli finisca ora sul tavolo dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Lucia Pignari

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