È quasi un genere a se stante, quello dei film a intreccio: più storie che scorrono parallele le une alle altre, numerosi personaggi, di tanto in tanto lincrociarsi delle loro vicende personali.
È quasi un genere a se stante, quello dei film a intreccio: più storie che scorrono parallele le une alle altre, numerosi personaggi, di tanto in tanto lincrociarsi delle loro vicende personali. Dal cinepanettone al dramma, lo schema è stato applicato più volte al cinema, ed è proprio una pellicola drammatica corale quella che ha deciso di affrontare Fernando Meirelles con il suo Passioni e desideri. Titolo del tutto anonimo, a differenza delloriginale 360, che introduceva forse non in modo del tutto immediato lidea alla base del film: tratteggiare da diversi punti di vista la complessità dellamore.
I personaggi sono di città e paesi differenti, ma sono tutti protagonisti di un caleidoscopio di passioni e relazioni che, nel loro insieme, raccontano lamore nel ventunesimo secolo. La vicenda ha inizio a Vienna, per poi svilupparsi tra Europa e Americhe a partire dalla decisione di un uomo di rimanere fedele a sua moglie. Si tratta di un manager, che in una camera dalbergo aveva chiesto la compagnia di una prostituta. La sua scelta avvia una catena di reazioni che si dirama intorno al globo, per poi tornare al luogo da dove tutto era iniziato.
Ispirandosi allopera Il girotondo del drammaturgo Arthur Schnitzler, Meirelles si dedica a un film piuttosto diverso dalle sue precedenti fatiche. Stiamo infatti parlando del regista di City of God, durissimo ritratto delle favelas brasiliane, e di The constant gardener, apprezzato thriller del 2005. Come se la caverà ora Meirelles, alle prese con una pellicola così ambiziosa?
Passioni e desideri
Di Fernando Meirelles con Anthony Hopkins, Jude Law, Rachel Weisz
Fra/GB 2011, drammatico, 110
e.in.