Sabato scorso loschi figuri si aggiravano sotto il palazzo comunale di Canelli in occasione dellAssedio 1613. Armati di spade e scudi con lo stemma del leone, 20 prodi armigeri provenienti dalla
Sabato scorso loschi figuri si aggiravano sotto il palazzo comunale di Canelli in occasione dellAssedio 1613. Armati di spade e scudi con lo stemma del leone, 20 prodi armigeri provenienti dalla vicina Nizza Monferrato, pardon, Nizza Della Paglia, hanno infatti organizzato una vera imboscata al comune delle Bollicine. Una scorribanda riuscita, in quel momento Palazzo Anfossi era incustodito, tutti i figuranti erano impegnati nelle battaglie e negli spettacoli del pomeriggio.
I nicesi, guidati da Arturo Cravera, assessore alle manifestazioni di Nizza e da Pier Paolo Verri Rettore del comitato Palio hanno avuto quindi il tempo di scattarsi una foto-ricordo sotto il Comune e di postarla, in segno di vittoria, sul noto social network Facebook in tempo reale. Un episodio goliardico che non è sfuggito ai canellesi i quali hanno apprezzato la temerarietà dei vicini, invitandoli alla cena nellaccampamento del gruppo storico.
«Volevamo ricambiare limprovvisata del maggio scorso quando i canellesi hanno fatto irruzione nel corso della nostra festa vestititi di tutto punto e con un cannone» ha spiegato con un sorriso Arturo Cravera: «il nostro gesto è stato un omaggio a dei veri professionisti della rievocazione. Volevamo contribuire alla riuscita dellAssedio, seppur nel nostro piccolo si intende». Ad aver apprezzato la simpatica iniziativa anche lAssessore Aldo Gai «i nostri due comuni sono da sempre rivali. Un campanilismo di quello sano che spinge a mettersi in gioco per la promozione del territorio».