Mesina, dopo una già lunga carriera malavitosa e svariate evasioni, alcune delle quali spettacolari e apparentemente impossibili, era giunto a San Marzanotto nellottobre del 1992, allindomani dellottenimento della libertà condizionale dopo 29 anni di carcere. Nellagosto del 1993 limportante operazione astigiana che portò al ritrovamento di armi da guerra nella cascina in cui Mesina viveva. Lunedì larresto della DDA di Cagliari per uninchiesta che dura da cinque anni…
Una notizia che arriva dalla Sardegna ma che interessa da vicino anche lAstigiano quella dellarresto di Graziano Mesina, il più famoso bandito sardo che è nuovamente finito in manette con laccusa di traffico di droga ma anche di rapine, furti e sequestri di persona. Mesina, dopo una già lunga carriera malavitosa e svariate evasioni, alcune delle quali spettacolari e apparentemente impossibili, era giunto a San Marzanotto nellottobre del 1992, allindomani dellottenimento della libertà condizionale dopo 29 anni di carcere.
Nello stesso anno Mesina tornò alla ribalta delle cronache per il suo intervento a favore della liberazione del piccolo Farouk Kassam, rapito a Porto Cervo a gennaio e liberato a luglio. Nellagosto del 1993 limportante operazione astigiana che portò al ritrovamento di armi da guerra nella cascina in cui Mesina viveva e quindi la conseguente revoca della concessione della libertà condizionale. Allepoca, gli inquirenti astigiani avevano ipotizzato che quelle armi sarebbero servite per progettare un nuovo sequestro di persona e questo sospetto lo portò in carcere per scontare la pena allergastolo.
Nel 2004 arrivò la grazia concessa dallallora Presidente della Repubblica Ciampi; arresti domiciliari per 11 anni e poi il ritorno in libertà con la sua nuova vita di guida turistica per le zone impervie della Barbagia, teatro delle sue fughe rocambolesche (22 evasioni di cui 10 riuscite). Lunedì larresto della DDA di Cagliari per uninchiesta che dura da cinque anni.
d.p.