La crisi morde senza pietà ed i suoi effetti diventano devastanti quando attacca i servizi che da sempre sono considerati irrinunciabili o quasi. Ci riferiamo allattività sportiva delle fasce
La crisi morde senza pietà ed i suoi effetti diventano devastanti quando attacca i servizi che da sempre sono considerati irrinunciabili o quasi. Ci riferiamo allattività sportiva delle fasce più giovani di praticanti per cui fare sport non è tanto questione di agonismo e risultati, quanto di corretto sviluppo fisico e di educazione alletica della socializzazione, ed allaumento delle tariffe orarie di impianti e palestre che avrebbe potuto provocare un vero e proprio azzeramento di tale attività.
Diversi sono stati al riguardo gli atteggiamenti dei proprietari degli impianti, Comune di Asti e Provincia. Questultima, infatti, su cui pesa lo scriteriato abbandono di chi aveva avuto il mandato di reggere la barca anche in prossimità del possibile naufragio, ha in un primo tempo deciso di superaumentare le tariffe orarie degli impianti di competenza per poi tornare temporaneamente si dice sui propri passi e creando comunque un forte allarme tra le società sportive utilizzatrici.
Ben diverso latteggiamento del Comune che non solo non ha aumentato le tariffe, ma ha cercato di renderne meno gravoso il costo. In questo senso, mentre non si sa quale sarà linverno di chi usa palestre provinciali, si può già dire che non sarà drammatico per chi utilizza quelle comunali, Palazzetto compreso. Grazie ad unoperazione che ha visto protagonisti lAssessorato allo sport del Comune e la Fondazione Cr AT che ha deliberato un consistente stanziamento a favore delliniziativa, le tariffe per le ore in cui sono impegnati giovani sotto i 18 anni, sono state addirittura dimezzate rispetto a quelle in vigore, con esborsi che oscillano tra i 4,50 ed i 7 euro lora. Quando affrontare con coraggio e buona volontà le responsabilità derivanti dal mandato popolare può dare concreti risultati di contrasto alla crisi.
Paolo Monticone