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Franco Gherlone Casablanca
Attualità

L’emergenza Coronavirus blocca a Casablanca il presidente astigiano del CAI e la moglie

Franco Gherlone, 67 anni, e la moglie Iolanda, 63 anni, da giorni tentano, invano, di rientrare in Italia da Casablanca, in Marocco

Due astigiani bloccati da giorni in Marocco dall’emergenza Covid-19

L’emergenza Coronavirus, che ha paralizzato l’Italia, sta producendo effetti a pioggia anche per i nostri connazionali all’estero. Tra questi ci sono due astigiani, Franco Gherlone, 67 anni, e la moglie Iolanda, 63 anni, che da giorni tentano, invano, di rientrare in Italia da Casablanca, in Marocco.

Gherlone, che è anche il presidente della sezione astigiana del CAI – Club Alpino Italiano, ancora questa mattina si è recato al Consolato italiano di Casablanca perché il loro fermo forzato in Marocco è sì imputabile all’emergenza Covid-19 scoppiata dopo la partenza dall’Italia, avvenuta il 7 marzo, ma tecnicamente è un problema di natura diplomatica tra il Ministero degli Esteri italiano e il Governo del Marocco.

“Io e mia moglie stiamo bene e dal 16 marzo siamo ospitati al Kenzi Tower di Casablanca – racconta Gherlone raggiunto oggi pomeriggio al telefono – Saremmo dovuti ripartire, come previsto, con un aereo per Milano di cui avevamo già i biglietti prenotati. Poi l’agenzia ci ha fornito altri biglietti per Nizza Marittima, ma l’emergenza nazionale causata dal Coronavirus ha bloccato tutto e siamo rimasti a terra. C’è da sciogliere un “nodo diplomatico”, da quanto ci è stato detto al Consolato, perché altri turisti di nazionalità olandese, tedesca e francese, che erano nella nostra stessa situazione, sono rientrati nei rispettivi Paesi con voli speciali. Non non possiamo, sebbene ci sono vettori aerei disponibili a imbarcarci”.

Si attende un corridoio diplomatico

Con Gherlone e la moglie Iolanda ci sono altri quattro italiani, una coppia di Genova in luna di miele e un’altra coppia di Viterbo. Tutti rimasti a terra in attesa che si apra un corridoio preferenziale per farli tornare presto in Italia.

“Qui ci sono pochi casi positivi al Covid-19 e molte persone girano con la mascherina, – continua Gherlone – ma non ci sono grandi problemi. Acquistiamo da mangiare in un piccolo supermercato che si trova sotto l’albergo, perché i ristoranti sono chiusi, ma vorremo tornare a casa il prima possibile”. Ad attenderli ad Asti c’è il figlio con cui sono costantemente in contatto nella speranza che si sblocchi lo stallo in cui si trovano.

Franco Gherlone e la moglie erano partiti da Milano senza poter sapere (neanche l’agenzia di viaggio ne era a conoscenza) che l’ombra del Coronavirus avrebbe mandato in tilt mezza Europa nel giro di pochi giorni. I due astigiani avrebbero dovuto visitare il Vietnam, ma vista la situazione che si stava creando nei paesi dell’Est asiatico hanno accettato un cambio di programma e di effettuare un gran tour del Marocco. Ma lo scoppio della pandemia ha mandato in tilt tutti i programmi.

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