Fisco/ Sequestrati beni per 46 mln alla holding del lusso Bulgari
Sottratti all’Erario ricavi per tre miliardi di euro
Roma, 14 mar. (TMNews) – I Finanzieri del Comando Provinciale di
Roma hanno sequestrato beni immobili e disponibilità finanziarie del valore complessivo di oltre 46 milioni di euro nei confronti dei vertici del gruppo del lusso Bulgari, tra cui: Paolo e Nicola Bulgari (già azionisti qualificati e soci storici del gruppo), Francesco Trapani (già rappresentante legale della capogruppo italiana) e Maurizio Valentini (attuale rappresentante legale della capogruppo italiana).
Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, per aver sottratto al fisco italiano, dal 2006 in avanti, circa tre miliardi di euro di ricavi, attraverso l’interposizione di società con sede in Olanda e Irlanda, create al solo scopo di sfuggire all’imposizione fiscale in Italia.
Tra i beni colpiti dal provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma Vilma Passamonti su richiesta della locale Procura della Repubblica (Dipartimento reati tributari, coordinato dal Procuratore Aggiunto Pierfilippo Laviani) figurano, oltre a rapporti bancari, assicurazioni sulla vita e partecipazioni societarie, anche numerosi immobili, tra cui il prestigioso immobile di via dei Condotti, nel centro di Roma.
Le indagini, scaturite da una serie di verifiche fiscali del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, hanno portato alla luce una vera e propria “escape strategy” – così definita dagli stessi dirigenti del gruppo in un documento di nove fogli rinvenuto dalle Fiamme Gialle – per fuggire dal sistema di imposizione italiano e, in particolare, dalla più stringente normativa introdotta, a partire dal 1 gennaio 2006, con riferimento alla tassazione dei dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata