Un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Coronavirus
A mezzogiorno anche i sindaci dell’Astigiano, tra cui il primo cittadino di Asti Maurizio Rasero e il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera, hanno omaggiato le vittime dell’epidemia da nuovo Coronavirus e l’hanno fatto pubblicamente osservando un minuto di silenzio.
Maurizio Rasero si è presentato davanti al Municipio di piazza San Secondo per il suo personale omaggio, e quello della Città che rappresenta, agli astigiani che sono deceduti dopo aver contratto il virus.
L’omaggio e il ricordo del Consiglio provinciale
Nel corso del Consiglio provinciale, che si è svolto questa mattina, anche il presidente Paolo Lanfranco, in videoconferenza con i consiglieri, ha osservato il minuto di silenzio a ricordo delle vittime da Covid-19, dando seguito all’azione promossa dal presidente della Provincia di Bergamo, condivisa da Upi e sostenuta da Anci.

Su tutte le sedi istituzionali, le bandiere issate a mezz’asta in segno di lutto.
“La sede istituzionale del Salone Consiliare della Provincia, dove la comunità astigiana ha sempre celebrato i suoi momenti più significativi – ha commentato Lanfranco – oggi è vuota; tutti aspettiamo con trepidazione che presto possa tornare ad essere il luogo dell’incontro, del confronto e della condivisione. Il pensiero degli Amministratori locali va alle vittime di questa epidemia e alle famiglie funestate dal dolore di non avere potuto neppure accompagnare i propri cari nel loro ultimo percorso. Un commosso ricordo lo dedichiamo a chi è caduto nel proprio servizio alla collettività: rappresentanti delle Forze dell’Ordine, personale sanitario e alcuni Sindaci nostri colleghi. Sostando in silenzio davanti ai Municipi e ai Monumenti ai Caduti esprimiamo il cordoglio di tutta la Comunità, colpita dalle conseguenze del contagio ma anche dall’impossibilità di prendere parte alle esequie pubbliche, che nei nostri paesi sono insostituibili momenti di riconoscenza per i percorsi di vita ed i meriti umani, professionali e civili dei concittadini defunti”