Sudafrica/ Salvare i rinoceronti con 30 droni di sorveglianza
La proposta contro massacro animali, ogni drone costa 300mila Usd
Roma, 2 gen. (TMNews) – Un allevatore sudafricano da tempo sta lavorando per dispiegare dei droni di sorveglianza americani nei cieli del Sudafrica, con l’obiettivo di combattere i cacciatori di frodo che stanno spingendo i rinoceronti verso l’estinzione. Clive Vivier, co-fondatore della riserva Zululand, nella provincia sud-orientale sudafricana di KwaZulu-Natal, ha detto di avere già ricevuto il via libero dal dipartimento di Stato americano per acquistare i nuovissimi droni Arcturus T-20.
Vivier attende ora il permesso delle autorità di aviazione civile locali per far decollare 30 droni, 10 per vigilare sul Parco nazionale Kruger e altri 20 in altre riserve vulnerabili del Sudafrica, ha rivelato il quotidiano britannico The Guardian. Servono – secondo lui – soluzioni radicali, mentre il 2012 si è concluso con un massacro record di oltre 650 rinoceronti uccisi per i loro corni, tanto richiesti sul mercato asiatico. Quattrocento di questi sono stati massacrati nel solo parco Kruger, che si estende su un’area di circa 20mila chilometri quadrati, impossibile da tenere sotto controllo con un numero limitato di ranger.
Allora – secondo l’allevatore di questi pachidermi – la strategia giusta potrebbe essere quella dei droni di sorveglianza, che possono volare per 16 ore consecutive senza fare rifornimento e potrebbero individuare i bracconieri prima che uccidano gli animali. Mantenere per due anni un drone costerebbe circa 300mila dollari, per un totale di 9 milioni di dollari.