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Elezioni/ Berlusconi: Se vinco rinegozio patto fiscale con Ue
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Elezioni/ Berlusconi: Se vinco rinegozio patto fiscale con Ue

Elezioni/ Berlusconi: Se vinco rinegozio patto fiscale con Ue
“Non ho mai fatto critiche infondate alla signora Merkel”


Roma, 23 dic. (TMNews)
– “Io non ho mai fatto critiche infondate alla signora Merkel, l’ho contrastata ed è questo perché sono caduto in un’area di non simpatia nei confronti suoi e di Sarkozy. Io rappresentavo e difendevo il mio Paese esprimendo giudizi negativi su proposte della Germani a e di altri Paesi del Nord”. Così Silvio Berlusconi a ‘Tgcom24’. “Le proposte di austerità, avevo chiarissimo che erano proposte che se applicate ci avrebbero portato alla recessione. Avevo con me quasi tutti i nobel per l’economia in tal senso. Quando si applica a un’economia già in difficoltà una politica di austerità si diminuisce il Pil e un aumento del debito. E se queste imposizione vengono applicate da governi di questi paesi, non si rischia solo la recessione ma anche la guerra civile, ed è quello che è quasi successo in Grecia. Mi sono opposto quindi ai compiti in casa per la Grecia e mi sono opposto alla Tobin tax, ho detto di no al fiscal compact mettendo il veto dell’Italia e in una riunione ho sostenuto gli interessi dell’Italia”.

“Bisogna dire che siamo a meno di cento nel rapporto debito Pil, perché per una norma cervellotica una norma dell’Unione Europa considera come Pil solo l’economia emersa, mentre da noi abbiamo un’economia sommersa molto rilevante. Non darà soldi all’erario e dobbiamo continuare la guerra all’evasione in maniera liberale e non come fatto da questo governo. Sommando le due economie si arriva duemila miliardi di Pil. Io mi offendo se mi si dà dell’antieuropeo. Io sono convinto che ci vuole più Europa unita, politicamente, sulle politiche monetarie e anche sulla difesa. Diverremmo una grande potenza militare paragonabile agli americani o ai russi. Bisogna pensare a un’Europa diversa da quella di oggi, non un’Europa dei burocrati, ma un’Europa vicina alla gente. Se vincessi, punterei a una rinegoziazione con l’Europa, perché se andassimo avanti col patto fiscale dovremmo togliere dall’economia 50 miliardi all’anno. Il Pil ne soffrirebbe e andremo al disastro”.

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