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Truffa, falso e ricettazione: denunciate ad Alba due donne di Asti e di Chieri
Cronaca

Truffa, falso e ricettazione: denunciate ad Alba due donne di Asti e di Chieri

Truffa in grande stile messa a segno ad Alba, ai danni di note gioiellerie ed oreficerie del centro storico, da due donne, una 25enne italiana disoccupata di Chieri (To) e una 30enne disoccupata di

Truffa in grande stile messa a segno ad Alba, ai danni di note gioiellerie ed oreficerie del centro storico, da due donne, una 25enne italiana disoccupata di Chieri (To) e una 30enne disoccupata di origine romena che abita ad Asti. Le due, sempre molto eleganti per non destare sospetti nei negozianti ed ostentando un tenore di vita elevato, si sono presentate in sequenza in una gioielleria (acquistando un orologio Rolex da donna da 5mila euro) ed in una oreficeria (comprando un collier da 2mila euro) pagando in entrambi in casi con assegni bancari tratti da due diversi conti correnti e staccandoli da altrettanti carnet.

Tutto normale e nessun sospetto da parte dei titolari degli esercizi salvo scoprire, all'atto del versamento degli assegni nelle rispettive banche, che il primo era un assegno rubato e denunciato ai Carabinieri di Poirino (To) dal proprietario di un'abitazione svaligiata ad ottobre 2012 e che il secondo era un titolo di credito provento di un furto su auto commesso nei giorni scorsi davanti all'ospedale di Asti ai danni di un medico. Entrambi gli assegni non erano quindi esigibili perchè privi di copertura fondi (cosiddetti assegni scoperti "cabriolet").

Dopo la denuncia dell'accaduto in caserma da parte dei commercianti raggirati, i militari albesi hanno avviato subito le indagini riuscendo a risalire all'identità delle due truffatrici grazie ai filmati delle telecamere comunali posizionate lungo via Maestra. Le donne, già schedate in quanto pregiudicate per truffa e furto, sono state poi riconosciute dalle vittime. La perquisizione delle loro abitazioni non ha però dato alcun esito ed è molto probabile che il Rolex e il collier rubati fossero già stati piazzati sul "mercato nero". Le due donne sono state denunciate dai Carabinieri e dovranno rispondere di concorso nei reati di truffa aggravata, falso e ricettazione.

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