Il piano del traffico e le sue eventuali modifiche sono da sempre un tasto dolente per la città di Asti, per come è strutturata, per le abitudini, talvolta per difetti di comunicazione e per la
Il piano del traffico e le sue eventuali modifiche sono da sempre un tasto dolente per la città di Asti, per come è strutturata, per le abitudini, talvolta per difetti di comunicazione e per la scarsa attitudine ai cambiamenti. A questi fattori si va ad aggiungere lalto tasso di inquinamento e la crisi del commercio che sta segnando drammaticamente la città. Vorrei cercare di tranquillizzare paure e timori dei commercianti di Asti. Lavoro e Sviluppo economico sono oltre che parole anche gli obiettivi più importanti di questa Amministrazione e per questo ogni azione che verrà intrapresa avrà questo indirizzo. Non possiamo però dimenticare la salute del cittadino che è altrettanto importante. I dati sullinquinamento dellaria di queste settimane sono allarmanti. Stiamo lavorando ad un nuovo piano del traffico cosi come ad un nuovo piano del commercio tenendo in considerazione tutti i pro e i contro. Stiamo discutendo possibili soluzioni per via Cavour, per piazza Statuto, per via Sella, per corso Alfieri, per piazza Catena, per corso Dante, etc. senza dimenticare però che la crisi del commercio non tocca solo il centro storico ma anche le vie di ingresso alla città, così come le frazioni. Abbiamo studiato quanto fatto in altre città simili ad Asti, come Lucca e Mantova. Per raggiungere la vivibilità di queste città che tutti conosciamo sono state fatte scelte ardue, ma condivise con gli attori produttivi della città e con i cittadini. Queste scelte, o meglio queste proposte, non saranno azzardate, ma meditate (questo non vuol dire tempi lunghi) e concertate con le associazioni di categoria, con i comitati e associazioni di via. Un ruolo chiave dovrà essere affidato al centro commerciale naturale e alle iniziative di animazione di una piazza e di una via, anche periferica. Se una fiera o un mercatino sono azioni temporanee possono però creare abitudini, stimoli, migliorie allarredo urbano e molto altro. Trasformare una via in ztl o addirittura pedonale significa ricadute su viabilità e sul commercio di interi quartieri e vie laterali. In questi giorni si stanno susseguendo incontri con i commercianti, cerchiamo oltre che un confronto anche proposte; si stanno facendo rilievi sul traffico e simulazioni; valutando i pro e i contro di ogni iniziativa. Non possiamo permetterci di fare sbagli vista la congiuntura economica, ne siamo più che consapevoli; le serrande abbassate e le voci di prossime chiusure sono lo specchio della situazione. Se le aree pedonali sono quasi sempre un successo per il commercio e pur vero che non ovunque possono essere applicate. Cosi come spostare un mercato senza prima riqualificarlo e renderlo più attrattivo e fruibile è una scelta che non faremo. In questa fase cosi delicata chiedo ai commercianti e ai cittadini un confronto costruttivo e ragionevole, non allarmismo. Sappiamo bene che sino a quando il potere di spesa non aumenterà ogni soluzione sarà un palliativo, occorre però provare, attraverso test programmati nelle varie aree della città e costruire insieme una città migliore per i cittadini e più attrattiva per il consumatore e turista.
Andrea Cerrato
Ass. Sviluppo Economico,
Turismo e Agricoltura