Prosegue il successo di Instagram: 100 milioni di utenti
il boom dell’applicazione che rende tutti fotografi
Roma, 27 feb. (TMNews) – Unisce la macchina fotografica e la camera oscura, illude ogni utente di essere il nuovo Henry Cartier-Bresson, permette di condividere con amici e sconosciuti momenti intimi, viaggi, feste, la vita quotidiana. Così si spiega il grande successo di Instagram, l’applicazione di photo sharing acquistata lo scorso anno da Facebook, riassumibile in un dato: cento milioni di utenti attivi.
Il social network ha annunciato il risultato pubblicando una foto del suo team, con la didascalia: “Oggi, siamo entusiasti di annunciare che ci sono al momento 100.000.000 di utenti attivi su Instagram. Avete letto il numero giusto: cento milioni di persone usano Instagram ogni mese!”.
Anche se il successo di Instagram non è comparabile con quello di Facebook, che ha all’attivo più di un miliardo di utenti, il social network ha ora la metà degli users di Twitter, che a dicembre ha annunciato di aver raggiunto la soglia di 200 milioni di utenti. Tra i due è in corso da mesi una battaglia, nel tentativo di fidelizzare gli utenti: da dicembre, le foto scattate con Instagram non sono più visualizzabili direttamente su Twitter, ma è necessario collegarsi a Instagram per vederle e commentarle. Ma Twitter non si è fatta sorprendere – visto che era prevedibile un cambio di strategia con l’acquisto di Instagram da parte di Facebook – e ha lanciato una nuova versione che permette agli utenti di scattare, tagliare e ritoccare le foto con otto filtri, e di condividerle.
Ma il risultato di Instagram impressiona perché è stato raggiunto in poco più di due anni, visto che la app è stata lanciata nell’ottobre 2010, e che per iscriversi serve un iPhone o un dispositivo Android (Facebook, per esempio, ha raggiunto i 100 milioni di utenti a oltre quattro anni dal lancio). L’applicazione di photo sharing è stata recentemente accusata, con le nuove normative, di violare la privacy degli utenti, permettendo l’uso delle foto a scopi promozionali. Dopo il dietrofront di Kevin Systrom, cofondatore di Instagram, causato dalla rivolta scatenatasi sul web, la app è stata comunque accusata di non fare nulla per evitare l’uso a scopo commerciale delle foto, all’insaputa degli autori. Ma questo è il rischio che si corre in una sharing community.