Cinema/ Con Albanese sullo schermo politica grottesca e corrotta
In Parlamento e in Vaticano con Tutto tutto niente niente. Dal 13
Roma, 10 dic. (TMNews) – Sono grotteschi, amorali fino all`estremo, kitsch, e ottusi, i tre personaggi che Antonio Albanese nel suo ultimo film “Tutto tutto niente niente” trasforma in politici e fa entrare in Parlamento e nelle stanze vaticane. “Viviamo in un momento psichedelico, grottesco, drammatico e comico allo stesso tempo. Con il mio film ho cercato di raccontare in chiave comica tre personaggi che sono tre cellule impazzite, ridicoli e negativi. Ma il film è anche un atto d`amore verso questo Paese, che amo profondamente. Io provo a sollevare dei dubbi e a fare leggere contestazioni” ha affermato l`attore.
I protagonisti del film diretto da Giulio Manfredonia (nelle sale il 13 dicembre) sono il politico calabrese simbolo della corruzione, Cetto, il leghista secessionista e razzista Olfo, che sogna l`annessione del suo paesino all`Austria, e il buffone lisergico Frengo: tutti e tre dal carcere arrivano direttamente in Parlamento perché ripescati nelle liste dei non eletti dall`anima nera della politica romana, il “Sottosegretario”, interpretato da Fabrizio Bentivoglio.
Albanese, però, ha negato ogni riferimento diretto all’attualità, sottolineato che il suo non è un film di denuncia, mentre ha rivendicato il suo ruolo di inventore di “maschere” comiche: “E` vero che raccontiamo un pezzo del nostro Paese, ci siamo appoggiati alla situazione politica particolare di questi ultimi anni, ma a me interessa soprattutto la satira sociale: non volevamo certo fare un film politico, ma puntare sulle risate, rendendo ridicoli dei personaggi” ha spiegato l`attore. (segue)