Illuminazione votiva al cimitero di Asti: Uniti si può chiede una svolta 2.0
Anche al cimitero di Asti le nuove tecnologie dovrebbero rendere la vita più semplice ai parenti dei defunti che, ad esempio, vogliono usufruire del servizio di illuminazione votiva. A chiedere all’Asp un cambio di passo 2.0, anche in questo prezioso servizio cimiteriale, sono i consiglieri comunali di Uniti si può Mauro Bosia e Michele Anselmo. Lo fanno attraverso un’interpellanza nella quale fanno presente l’attuale sistema, abbastanza obsoleto, per chiedere l’attivazione del servizio e pagarne le bollette. «Ad oggi – spiegano i consiglieri – è possibile effettuare le richieste di attivazione/cessazione/variazione esclusivamente recandosi di persona presso l’ufficio cimiteriale dell’Asp che è disponibile al pubblico solamente il venerdì mattina, dalle 8.30 alle 12.30.
La pratica di attivazione di una nuova utenza richiede di recarsi all’ufficio per ben due volte: la prima per fornire semplicemente i dati anagrafici dell’intestatario e la collocazione del defunto (senza neppure necessità di firma), la seconda per consegnare copia dell’avvenuto pagamento del primo bollettino postale di attivazione. Attualmente – continuano i consiglieri comunali – il pagamento del servizio d’illuminazione votiva non può essere domiciliato, ma deve essere saldato mediante bollettino postale costringendo ogni anno i cittadini a lunghe code agli sportelli postali».
Bosia e Anselmo fanno presente che utilizzare un sistema telematico per le richieste inerenti il servizio sarebbe più pratico, veloce e farebbe risparmiare denaro. Inoltre, in un momento di pandemia come questo, «consentirebbe di limitare i rischi di contagio per i personale impiegato». Per questo e altri motivi Uniti si può chiede al sindaco di attivarsi per consentire l’erogazione di questa nuova modalità e si dice pronta a offrire, gratuitamente, «una piccola nota progettuale al sindaco stesso e agli addetti informatici dell’Asp».