Sono dieci le richieste che lassociazione di categoria Api Asti, che raggruppa oltre 200 piccole e medie imprese del territorio, presenterà ad alcuni candidati alle elezioni politiche del 24 e 25
Sono dieci le richieste che lassociazione di categoria Api Asti, che raggruppa oltre 200 piccole e medie imprese del territorio, presenterà ad alcuni candidati alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Loccasione è lincontro che si terrà venerdì alle 17 nella sede dellassociazione in via Maggiora 25. Appuntamento cui sono stati chiamati ad intervenire Massimo Fiorio (centrosinistra), Roberto Marmo (centrodestra), Biagio Riccio (Scelta civica con Monti), Alberto Pasta (Rivoluzione civile), Corrado Griffa (lista Fare per fermare il declino), espressione di quei movimenti e partiti che hanno indicato chiaramente e direttamente un candidato premier.
«In vista di questo momento importante per il Paese – afferma Andrea Cirio, presidente di Api Asti – abbiamo pensato di redigere un Manifesto delle Pmi di Asti, comprendente quelle annose questioni che inficiano il nostro lavoro e che, se modificate, favorirebbero la ripresa del mercato». I punti sottolineati degli imprenditori riguardano essenzialmente la macchina dello Stato, il fisco, i rapporti con le banche, la riforma del lavoro.
Infatti si va dalla richiesta di una diminuzione dei costi della Pubblica Amministrazione alla compensazione debiti/crediti tra imprese e Stato; dalla richiesta di lotta allevasione per abbattere il cuneo fiscale allintroduzione di una patrimoniale una tantum (mille euro ogni milione di euro). E ancora, chiedono una forte azione sulle banche per consentire un più facile accesso al credito; leliminazione della componente Irap che grava sul lavoro e sugli interessi passivi; una maggiore flessibilità nei rapporti di lavoro e la riduzione delle tasse sullenergia.
e. f.