Cerca
Close this search box.
piscina comunale
Attualità

Asti: lunedì, salvo DPCM restrittivo, riapre la piscina di via Gerbi

Luca Albonico, presidente FIN del Piemonte e della Valle d’Aosta, commenta: “Con le misure anti Covid adottate è più facile entrare in ospedale che in una piscina”

Asti: dopo 2 mesi di stop dovuti ai lavori nel sotto-vasca riapre la piscina comunale di via Gerbi, ma i gestori attendono le decisioni del Governo

Mentre crescere il timore dei gestori di piscine e palestre per un eventuale nuovo DPCM che potrebbe chiudere le loro attività per un periodo più o meno lungo, la piscina di Asti si prepara a riaprire i battenti dopo lo stop forzato degli ultimi 2 mesi necessario a sistemare le infiltrazioni d’acqua dal sotto-vasca.

Lunedì mattina la piscina di via Gerbi, salvo interventi del Governo, sarà riaperta per garantire i servizi di sempre in ottemperanza a tutte le prescrizioni anti Covid attualmente vigenti. Abbiamo chiesto a Luca Albonico, presidente FIN del Piemonte e della Valle d’Aosta e ai vertici del Centro Sportivo Roero che gestisce la piscina della città, di commentare quanto sta avvenendo. «Ripartiamo, anche se con l’incertezza del caso dovuto a questa scarsa attenzione che il Governo mostra verso lo sport, non solo il nuoto – commenta – Lo sport dovrebbe essere mezzo gradino sotto la scuola, ma purtroppo ne parlano, anche in termini di eventuali nuove chiusure degli impianti, come di un qualcosa di trascurabile, comunque di poco importante rispetto ad altre attività. Ma non è così e aggiungo che le piscine, oggi, sono tra i luoghi più sicuri e controllati del Paese». Compresa la piscina di Asti che, ricorda Albonico, «riapre prevedendo l’obbligo di mascherina negli spazi comuni, l’uso di gel disinfettante, la rilevazione della temperatura prima di accedere nell’impianto, distanziamento sociale fuori e dentro le vasche e contingentamento dei numeri degli utenti». In particolare, nel rispetto dei 7 mq per ogni nuotatore, la piscina di Asti prevede non più di 57 persone nella vasca grande e non più di 9 in quella piccola.

«Lo sport non è superfluo – continua il presidente del CSR – e spiace vedere quanta poca considerazione ci sia verso questo mondo. Poi, per carità, se dobbiamo chiudere per contrastare la pandemia facciamolo pure anche se, dopo, lo sport avrà bisogno di aiuti seri altrimenti per molte società sarà la fine. Ovviamente se lasciassero tutto aperto, tranne piscine e palestre, non servirebbe a nulla. Ma ripeto: oggi è più facile entrare in un ospedale che in una piscina».

Riccardo Santagati

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: