Vaccini antinfluenzali: la Regione Piemonte rassicura i medici di base sulla disponibilità di dosi, ma un farmacista di Asti chiede che fine abbiano fatto quelle destinate alla vendita
«Se ci sono problemi nella catena di distribuzione dei vaccini ai medici di famiglia, da parte dei soggetti che la Regione ha incaricato, andremo fino in fondo per individuarli e risolverli. Dev’essere chiaro, però, che i vaccini per loro non mancano. La campagna vaccinale sta procedendo in tutta la Regione secondo la programmazione concordata e i medici di famiglia, pur gravati da numerose nuove incombenze legate all’emergenza, stanno facendo pienamente la loro parte». Parole dell’assessore alla sanità Luigi Icardi pronto a rispondere a chi sostiene che nella distribuzione dei vaccini antinfluenzali il Piemonte si è fatto prendere in contropiede, si sia mosso in ritardo e lo dimostrerebbe il fatto che il vaccino, al 10 novembre, non si trovi in vendita in nessuna farmacia. L’assessorato alla Sanità guidato da Icardi precisa che «dal 26 ottobre a oggi la Regione ha consegnato ai medici di medicina generale, tramite le farmacie, 625 mila dosi di vaccino, 380 mila delle quali sono già state somministrate dagli stessi medici alle persone rientranti nelle fasce a rischio (over 60 anni e soggetti fragili)».
L’assessore Icardi: “Uno sforzo davvero molto consistente”
«Uno sforzo davvero molto consistente – aggiunge Icardi – se si considera che nello stesso periodo, l’anno scorso, erano state eseguite circa 150 mila vaccinazioni in meno rispetto a oggi. Attualmente, quindi, nei frigoriferi dei medici di famiglia ci sono ancora circa 245 mila dosi di vaccino pronte all’uso. Siamo consapevoli che l’elevato numero di richieste da parte dei cittadini può causare delle difficoltà, ma i rifornimenti ai medici procedono con regolarità secondo i piani concordati con loro fin dall’estate scorsa, tenendo conto del calendario delle forniture stabilito con la ditta che ha vinto l’appalto, dell’esigenza di evitare assembramenti e della necessità di consentire una corretta conservazione del vaccino, evitando sprechi di dosi».
Insomma tutto bene? Neanche per idea se si ascolta l’altra campana, quella dei farmacisti che procurano i vaccini antinfluenzali ai medici di famiglia attraverso la piattaforma regionale GopenCare. La stessa sulla quale, oggi, ci colleghiamo trovando un avviso in rosso: “Vaccini anti-influenzali terminati”. Considerato che i farmacisti non hanno a disposizione dosi di vaccino per la libera vendita, c’è chi solleva parecchie domande circa la gestione della campagna di vaccinazione.
La posizione di Federfarma: “Distribuzione in farmacia fortemente disomogenea”
L’ha fatto, in primis, Federfarma tramite il suo Segretario nazionale Roberto Tobia che in televisione ha dichiarato: «La situazione dei vaccini antinfluenzali distribuiti in farmacia è fortemente disomogenea, tale da non consentire la vaccinazione della fascia attiva e produttiva della popolazione, ossia di quelle persone che hanno più contatti sociali perché si muovono sul territorio per motivi di studio e di lavoro e che per questo possono più facilmente contagiare ed essere contagiati».
Il farmacista Vola: “Non sappiamo quando arriveranno e se li avremo: situazione incomprensibile”
A questi dubbi si aggiungono le domande di uno dei farmacisti astigiani, Federico Vola, titolare delle farmacie “Piazza Catena” e “Corso Savona”: «L’anno scorso avevo ricevuto i vaccini tetravalenti per la libera vendita l’11 ottobre. Oggi siamo al 9 novembre e ancora nulla. Non sappiamo se arriveranno e quando ed è una situazione incomprensibile: dove sono i vaccini? Possibile che con una pandemia in corso non siano riusciti a distribuirli quantomeno come l’anno scorso, ma a fare peggio? Anche i medici li ricevono con il contagocce perché tutti i farmacisti che li riforniscono si devono collegare alla piattaforma GopenCare in una sfida che sembra il click day. E’ normale tutto questo?».
Riccardo Santagati