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Stefania Rocca per John Osborne, ecco i giovani arrabbiati
Cultura e Spettacoli

Stefania Rocca per John Osborne, ecco i giovani arrabbiati

Alle Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri, da venerdì a domenica, va in scena “Ricorda con rabbia” di John Osborne con Stefania Rocca e Daniele Russo per la regia di Luciano Melchionna.

Alle Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri, da venerdì a domenica, va in scena “Ricorda con rabbia” di John Osborne con Stefania Rocca e Daniele Russo per la regia di Luciano Melchionna. Rappresentata per la prima volta nel maggio 1956, la pièce fa diventare Osborne il portavoce degli “Angry Young Man”, insieme al primo Pinter, ad Edward Albee, i giovani arrabbiatati che senza mezzi termini esprimono disagi, aspettative, rabbia delle classi medio-basse. Simbolo di questo malessere è il protagonista dello spettacolo, Jimmy Porter. La sua battuta più famosa («Perché non vogliamo litigare? È l’unica cosa che so far bene») è la chiave di lettura della smania di profanare tutti i modelli tradizionali, dall’ordine costituito alla religione, dalla famiglia alla morale, senza però dare una facile soluzione, ma registrando invece la temperie generazionale e sociale del momento (alle 20.45, domenica alle 15.30, info@artistiassociatipaolotrenta.org).

Venerdì e sabato, al Teatro Astra di Torino, il gruppo “Un Loup pour l’Homme” presenta “Face nord”, una performance per quattro acrobati, che si ritrovano al di là dei codici della loro disciplina alla ricerca di un nuovo processo creativo. Grazie alla loro arte circense, danno vita ad un mondo senza gravità tra salti e volteggi (alle 21, tel. 011 5634352).

Venerdì e sabato, al Teatro Espace di Torino, per la rassegna “Teatri del territorio – Marginalia”, va in scena “Non è come sembra” di Giulia Donelli con Cristina Castigliola. Di notte, una donna sulla quarantina, buffa e frustrata, combatte col suo problema di insonnia che dura ormai da parecchi giorni. All’ennesima camomilla, turbata da insoliti sogni, si concentra e cerca di sviscerare la causa nascosta della sua lunga veglia ma non arriva a nessuna conclusione: la sua è una vita regolare, perfetta, schematica fino all’ossessione (tel.: 011 2386067).

Sara Poeta

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