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Ilva/ Taranto, no della procura al dissequestro degli impianti
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Ilva/ Taranto, no della procura al dissequestro degli impianti

Ilva/ Taranto, no della procura al dissequestro degli impianti
Ora la richiesta del gruppo Riva al gip per decisione finale


Taranto, 22 nov. (TMNews)
– Nel primo pomeriggio di oggi la procura ionica ha depositato parere negativo all`istanza di dissequestro degli impianti dell`area a caldo dello stabilimento tarantino presentata nei giorni scorsi dal presidente di Ilva Bruno Ferrante e dall`avvocato Marco De Luca. Ora la richiesta del gruppo Riva è stata inviata al gip Patrizia Todisco per la decisione finale.

Per il pool di magistrati, che indaga sulle ipotesi di disastro ambientale ed avvelenamento di sostanze alimentari, verranno accolte solo istanze di accesso agli impianti per effettuare lavori di messa a norma ed adeguamento ma non possono essere accolte, si legge nelle due pagine di motivazioni del parere negativo, istanze di dissequestro che andrebbero contro quanto stabilito dal gip e dal tribunale del Riesame. L`Ilva, precisano i magistrati della procura tarantina, non ha facoltà d`uso degli impianti e non può produrre.

Nella richiesta firmata dal presidente Ferrante, invece, si chiedeva il dissequestro degli impianti affermando che, “o cessa il vincolo cautelare reale posto sull`area a caldo dello stabilimento Ilva di Taranto, o l`ottemperanza all`incisivo piano di interventi di adeguamento e il rispetto dei nuovi limiti di emissioni diviene – da subito – economicamente insostenibile”, costringendo “inevitabilmente alla definitiva cessazione dell`attività produttiva ed alla chiusura del polo produttivo”. L’azienda ha anche allegato all’istanza una controperizia redatta da un pool di esperti in cui ridimensiona e smentisce i dati dei periti incaricati dal gip sull’impatto dell’inquinamento dell’Ilva sulla popolazione tarantina e specificato che senza in dissequestro è impossibile elaborare un piano industriale da 3,5 miliardi di euro, ottenendo finanziamenti bancari, per adeguare gli impianti alle prescrizioni contenute nella revisione dell`Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dal ministero per l`Ambiente.

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