Elezioni/ Il piano Monti: meno tasse e meno 4% spesa su Pil
Imu ridotta già dal 2013, tagli all’Irap e all’Irpef dal 2014
Roma, 28 gen. (TMNews) – Meno tasse grazie ai tagli di spesa, con un obiettivo di ridurre a fine legislatura di 4 punti percentuali l’incidenza della spesa pubblica sul Pil. Dopo l’anticipazione fornita direttamente questa mattina a Omnibus da Mario Monti, Scelta Civica diffonde qualche dettaglio in più del piano per la riduzione delle tasse. Replicando anche a chi, ad esempio Silvio Berlusconi, ha bollato come “sole chiacchiere” la promessa di un taglio delle tasse: “Mario Monti é stato chiamato dai partiti nell’autunno del 2011 ad affrontare l’emergenza e non ha nascosto agli italiani la verità e con la stessa credibilitß, dopo aver stabilizzato il quadro di finanza pubblica, ora punta alla crescita”.
E la riduzione delle tasse passa appunto per il taglio della spesa pubblica: “Blocchiamo la spesa pubblica corrente al netto degli interessi. Lo Stato non spenderà un euro in più rispetto al 2012. Questo significa una riduzione a fine legislatura del rapporto tra spesa pubblica e pil del 4% nell’arco di cinque anni”. Dunque la riduzione fiscale promessa “è coerente con il nostro impegno con l’Europa, ed è un obiettivo credibile ottenuto con misure che hanno tutte le coperture necessarie”.
Scelta civica rivendica dunque di avere “un piano di politica economica finanziato da tagli alla spesa mirati che nascondono inefficienza e corruzione, da una drastica revisione dei costi della politica, da una riduzione degli apparati pubblici inutili e dalla lotta all’evasione”.
Il primo punto è un’Imu ridotta dal 2013: “Aumento a partire dal 2013 della detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro.
Raddoppio delle detrazioni per figlio a carico da 50 a 100 euro per figlio (corretto dunque l’errore di Monti che aveva parlato di raddoppio da 100 a 200 euro, ndr). Introduzione di una detrazione di 100 euro per gli anziani che vivono soli. Tutto fino a un massimo di 800 euro. Il costo stimato è di 2,5 miliardi. La copertura viene dal contenimento della spesa corrente primaria pari a circa 3 miliardi. La nostra riforma dell’Imu renderà l’imposta più progressiva e più equa sia in termini di reddito che di nuclei familiari”.
Il secondo punto riguarda i tagli all’IRAP dal 2014, attraverso “l’eliminazione del monte salari dalla base imponibile Irap. Il totale della riduzione dell’Irap alla fine della legislatura sarà pari a un dimezzamento dell’attuale carico fiscale sul settore privato. Sono 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque anni sulle imprese. Priorità alle piccole e medie imprese”.
Terzo punto, meno IRPEF dal 2014: “Vogliamo ridurre in maniera significativa il peso dell’Irpef a partire dai redditi medio-bassi. E il taglio fiscale avverrà attraverso l’aumento delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse.Complessivamente nella legislatura ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi, corrispondenti a una riduzione del rapporto tra gettito e Pil del 2%. Con questa misura vogliamo liberare risorse per le famiglie e sostenere i consumi”.
E con l’obiettivo della crescita, Scelta Civica si impegna per “piú lavoro, salario e innovazione. Subito. Il nostro piano prevede di rinnovare e rafforzare queste misure che sono già state inserite dal governo. Andremo oltre il 2014 che è già stato in parte finanziato. Lo Stato detassa il salario dei dipendenti delle imprese che aumentano la produttività. Un’altra misura di sostegno all’occupazione e ai consumi. Il costo è di 1,5 miliardi di euro circa nel 2015”. Poi c’è il credito di imposta per le imprese che introducono innovazione di prodotto e di processo: “Il costo della misura è pari a circa un 1,3 miliardi di euro. E’ già previsto, intendiamo rafforzarlo”.