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La sfida dell'assessore Sorba"Mantenere i servizi e tagliare i costi"
Attualità

La sfida dell'assessore Sorba
"Mantenere i servizi e tagliare i costi"

Non è il momento più facile per prendere le redini di un assessorato, ma viabilità e trasporti pubblici sono da sempre materia sottoposta al fuoco delle critiche. Lo sa bene Mario Sorba, che lavora alle sue deleghe cercando di razionalizzare le spese senza ridurre la qualità dei servizio. Sul tema delle frazioni, annuncia la creazione di una consulta apposita che si impegni a mantenere il contatto con le ventine

Dalla revisione del Piano del traffico e le eventuali modifiche al trasporto pubblico locale agli interventi nelle frazioni e le novità in tema di sicurezza. Sono alcuni degli aspetti che interesseranno più da vicino, nel prossimo futuro, il tessuto urbano e i suoi cittadini. Ne abbiamo parlato con Mario Sorba, assessore comunale con deleghe al Trasporto Pubblico, Viabilità, Polizia Municipale, Frazioni e Sicurezza.
Assessore Sorba, sono previsti cambiamenti nella viabilità attuale?
Premesso che, come impone la continuità amministrativa, ciò che funziona sarà mantenuto, mentre il resto sarà oggetto di studio, il Piano del traffico è da rivedere e bisogna attuare ciò che è stato già predisposto. Mi riferisco in particolare alla bretella da corso Ivrea a corso Torino, per scaricare il traffico, che non viene indirizzato in modo da evitare di attraversare il centro in direzione di Casale e Alessandria. Quindi, occorre fare sì che chi arriva da Torino possa procedere lungo il Borbore. Bisogna poi vedere se si potrà realizzare il collegamento del villaggio Bellavista con via Corridoni, tramite un ponte: progetto che in passato non è stato finanziato. Un altro caso specifico riguarda la segnaletica per creare percorsi alternativi a nord e a sud della città, evitando così che corso Dante, viale Partigiani e corso Torino diventino delle tangenziali.
Verrà ampliata la Ztl e la zona pedonale?
Considerato il numero di permessi da cui è interesssata, la Ztl va riponderata. L’idea è di integrarla con l’isola pedonale, che si vuole ampliare, non demagogicamente, ma tramite uno studio che concerti le esigenze del commercio, dei residenti e degli utenti. Prossimamente è  previsto un primo intervento che vedrà la trasformazione di piazza Statuto in zona pedonale, con direzione da via Cavour a via XX Settembre. Parallelamente, è anche allo studio l’idea di migliorare la possibilità di parcheggio nell’area. Inoltre, se in futuro ci saranno le risorse necessarie, si potrebbe valutare la proposta di nuovi parcheggi ai quattro ingressi della città. Nel frattempo, è possibile usare, all’occorrenza, le aree di sosta dei centri commerciali come parcheggi scambiatori. Nell’ottica di prestare poi attenzione anche all’ambiente, il Pisu (Piano integrato di sviluppo urbano) prevede un collegamento, entro la fine del 2014, tramite piste ciclabili, da corso Alba, verso la stazione ferroviaria e fino al Pilone.
Ci sono sviluppi per quanto riguarda la Tso?
Il progetto, di cui l’amministrazione Brignolo sta sostenendo la necessità di uno studio meno impattante, è al momento fermo. Bisogna procedere a una concertazione tra tutti i soggetti pubblici interessati, per definire, in merito, un’azione comune.
Il trasporto pubblico locale sarà modificato? Alla luce degli ingenti tagli statali, potrebbe essere uno dei servizi a rischio e oggetto di rincari?
Questa settimana si terranno specifici incontri per valutare eventuali modifiche. La filosofia sarà di ridurre i costi, ora troppo elevati, del servizio, razionalizzando cioè le relative spese, e nel contempo mantenere lo standard attuale in termini di qualità. Uno sforzo non da poco. A mio avviso bisogna mantenere le tratte esistenti, riducendo all’occorrenza le corse, e trovare il modo, anche se impopolare, di fare pagare un biglietto minimo per le navette, oggi gratuite, modificandone in parte il tragitto, ad esempio tramite passaggi presso il tribunale. Al momento non sono previsti aumenti per l’abbonamento e i biglietti degli autobus né per i parcheggi. Sono invece in acquisto 25 nuovi pullman.
Ieri è stato ufficialmente aperto il Movicentro. Cosa ne pensa?
Dopo annosi problemi, sospensioni e varie polemiche, ci auguriamo che funzioni questo interscambio tra pullman extra urbani e trasporto pubblico cittadino.
Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale puntava sulla valorizzazione e la maggiore integrazione delle frazioni nel tessuto urbano. Cosa si sta facendo al riguardo?
Sto predisponendo un bando per la creazione di una Consulta delle cosiddette ventine, proprio al fine di mantenere un contatto continuativo con questa porzione di territorio, tramite l’impegno di volontari interessati, che ne rappresentino le istanze. Gli interventi attualmente in corso riguardano in particolare lo scolo delle acque nei rii. Più in generale, visti i ridotti oneri di urbanizzazione  e la crisi del bilancio, chiederò di equiparare il livello dei servizi di Asti città a quelli dell’anello frazionale. Speriamo, poi, di dotare, tutte le frazioni di un luogo pubblico, ad esempio di una piazza, affinché acquistino la fisionomia di una comunità e non di periferie anonime. Non da ultimo, mi auguro che la variante frazionale, che consente, tra l’altro, l’ampliamento dei fabbricati esistenti, prosegua l’iter burocratico, in continuità con il passato e fatte le dovute modifiche.
A fronte dell’abolizione della Provincia, la Polizia municipale di Asti potrebbe essere chiamata a estendere la propria attività sul territorio?
C’è la richiesta da parte dei Comuni limitrofi di ampliare l’ambito di intervento degli agenti di Polizia municipale. Ciò presuppone un maggior lavoro e una ridefinizione organizzativa del servizio, ancora tutta da fare. Ammesso che si arrivi a ottemperare queste richieste, infatti, bisognerebbe da un lato aumentare gli addetti (a fine anno gli agenti in carica saranno 71, mentre per legge dovrebbero essere 96). Un incremento ora impossibile, per problemi di bilancio. Dall’altro lato, si dovrebbe ripensare i turni e mettere a punto una riorganizzazione orizzontale del servizio, per operare su un territorio più esteso. C’è inoltre l’idea di rendere ancora più efficace il controllo, da parte degli agenti, del rispetto delle norme previste dal regolamento di Polizia rurale e di migliorare il controllo del traffico sia in movimento sia delle auto ferme.
Dal punto di vista della sicurezza qual è la situazione ad Asti? Considerati i recenti tentativi di furto nei negozi del centro, sono previste iniziative di contrasto?
Rispetto ad altre realtà, la nostra città è ancora un’isola abbastanza tranquilla. C’è l’intenzione però di attuare una maggiore tutela degli spazi pubblici, come le piazze, specie di giorno. In prospettiva, si auspica un sempre maggiore coordinamento tra le varie forze dell’ordine. In particolare, i nostri agenti di Polizia municipale sono gli unici in Piemonte, con quelli di Alessandria, che espletano servizio 24 ore su 24, compreso il pattugliamento notturno. L’Arma dei Carabinieri ha poi proposto all’Amministrazione comunale degli incontri in quattro frazioni, per istruire e dare consigli agli abitanti, in merito al comportamento da avere rispetto alla microcriminalità. Il primo incontro si è tenuto a San Marzanotto. E’ un primo avvio di una più stretta collaborazione tra forze dell’ordine e Comune.
Sulla scia dell’abolizione della Provincia, è stata rinnovata la richiesta al sindaco di ridurre la Giunta da 9 a 7 assessori. Lei sarebbe pronto a fare un passo indietro?
Premesso che vivo il mio incarico come una mera funzione di servizio, non ho ambizioni di carriera politica. Quindi, al di là dei patti elettorali, intervenuti prima e dopo le elezioni, mi adeguerò alle decisioni che prenderà in merito il sindaco.

Manuela Zoccola

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