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Raccoglieva fondi per una falsa associazione di recupero  tossicodipendenti
Cronaca

Raccoglieva fondi per una falsa associazione di recupero  tossicodipendenti

Aveva già raccolto una somma di poco superiore ai 100 euro un 25enne di Mondovì che, nel centro cittadino di Cortemilia, esibendo una tessera ed altra documentazione, diceva ai passanti di essere

Aveva già raccolto una somma di poco superiore ai 100 euro un 25enne di Mondovì che, nel centro cittadino di Cortemilia, esibendo una tessera ed altra documentazione, diceva ai passanti di essere stato autorizzato dalla locale amministrazione comunale a svolgere una raccolta fondi per conto di un’associazione di volontariato di Torino per la cura dei tossicodipendenti.
E’ però incappato in un controllo dei Carabinieri della stazione locale i quali, dopo averlo identificato, hanno scoperto tramite l’interrogazione alle banche dati delle Forze di Polizia che aveva precedenti penali recenti per truffa proprio perché si era falsamente spacciato per incaricato di associazioni onlus addetto alla raccolta di fondi.

Il pregiudicato monregalese è stato quindi accompagnato in caserma ed i militari hanno svolto sul suo conto una serie di accertamenti da cui è emerso, con evidenza, che l’associazione di volontariato di cui asseriva far parte era inesistente e che il Comune di Cortemilia non aveva rilasciato alcuna autorizzazione a suo nome. I carabinieri sono anche riusciti a risalire all’identità di 6 cittadini che avevano fatto in mattinata la loro offerta a quel ragazzo convinti che si trattasse di una vera raccolta fondi. E’ stata raccolta la deposizione delle persone raggirate, per lo più anziani del posto, il danaro e la documentazione falsa in possesso del giovane monregalese sono stati sequestrati.

Il falso volontario è stato poi denunciato dai militari alla Procura della Repubblica di Alba per il reato di truffa ed a suo carico sono state anche elevate alcune sanzioni amministrative perché eseguiva la raccolta fondi in strada senza la necessaria autorizzazione. Un caso analogo era stato scoperto sempre dai carabinieri nel centro storico di Alba un mese fa. I Carabinieri ricordano di diffidare da questo tipo di raccolte fondi itineranti improvvisate e avvisare subito il 112.

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