RomaFilm/ Favola e anni di Piombo in “La scoperta dell’alba”
Film Nicchiarelli tratto dal libro di Veltroni con Buy e Rubini
Roma, 10 nov. (TMNews) – Un viaggio indietro nel tempo per cercare di cambiare le cose o indagare sulla verità, una storia fantastica ma allo stesso tempo il racconto dei primi anni `80, degli attentati e del clima di paura. Susanna Nicchiarelli, regista di “Cosmonauta”, ha presentato il suo secondo film “La scoperta dell`alba” in concorso nella sezione Prospettive Italia al Festival Internazionale del Film di Roma e ha spiegato di aver messo molto di se` e dei suoi ricordi di quegli anni, tra immagini, voci e senso incombente di pericolo, in quest`opera seconda tratta dal romanzo omonimo di Walter Weltroni.
Il film, nelle sale il 10 gennaio con Fandango e Rai Cinema, racconta la storia di due sorelle, Caterina (Margherita Buy) e Barbara (interpretata dalla stessa regista), bambine all`epoca della scomparsa del padre subito dopo l`uccisione dell`amico professore universitario da parte delle Br. Siamo nel 1981 e all`improvviso ritroviamo le due sorelle trent`anni dopo, nel giorno dell`anniversario della sparizione di quel padre mai tornato. La messa in vendita della casetta al mare di famiglia, piena di ricordi, è l`occasione per ripensare a quella ferita mai rimarginata. E quando Caterina trova un vecchio telefono a rotella, alza la cornetta e per gioco compone il numero di casa sua, dove abitava da piccola in città. Il fenomeno è inspiegabile, perché la linea è staccata da anni, ma dall`altra parte risponde la voce di una bambina, che è lei a dodici anni, poco prima della scomparsa del papà. Forse il destino le ha dato una chance di cambiare le cose e di scoprire la verità su cosa davvero è accaduto.
“Ero da tempo alla ricerca di un soggetto fantastico, cercavo un genere alla Spielberg anni `80 o tipo “Ai confini della realtà – ha raccontato la Nicchiarelli – poi Domenico Procacci mi ha suggerito il libro di Veltroni e ne sono rimasta colpita. L`ho cambiato in alcune cose per renderlo più mio, già con il personaggio protagonista donna e la famiglia atipica formata da Margherita Buy e dal fidanzato Sergio Rubini, Veltroni ha letto la sceneggiatura e gli è piaciuta molto”.
“Alcuni elementi del libro erano troppo tristi – ha aggiunto la regista – rifacendomi al cinema fantastico avevo bisogno anche della leggerezza e dell`ironia”.
“Bisogna fare i conti con la nostra storia – ha detto Rubini – il fatto che sia una giovane donna a raccontarla è interessante”. E la Nicchiarelli ha concluso: “Quell`epoca è una ferita ancora aperta, io ho voluto parlare dei primi anni `80 quando stava iniziando il cambiamento perché sono quelli che ricordo. Non offro risposte né espongo teorie, ma parlo della necessità di rielaborazione di quel periodo: quella telefonata del film insomma andava fatta”.