Mosca, 26 ago. (TMNews) – Due militanti del gruppo “Pussy Riot” che avevano partecipato alla “preghiera punk” contro Vladimir Putin in una cattedrale moscovita hanno lasciato il Paese per sfuggire
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Mosca, 26 ago. (TMNews) – Due militanti del gruppo “Pussy Riot” che avevano partecipato alla “preghiera punk” contro Vladimir Putin in una cattedrale moscovita hanno lasciato il Paese per sfuggire all’arresto: lo ha annunciato la stessa organizzazione.
“I nostri due membri ricercati dalla polizia sono riuscite a lasciare il territorio russo e cercano di reclutare altre militanti femministe all’estero per preparare delle nuove azioni” si legge in un messaggio diffuso sul social network “Twitter”.
Il 17 agosto scorso un tribunale di Mosca aveva condannato Maria Alekhina, Nadezhda Tolokonnikova ed Ekaterina Samutsevich a due anni di detenzione in un campo di lavoro per “vandalismo” e “incitamento all’odio religioso”; tre giorni dopo la polizia aveva annunciato die essere alla ricerca delle altre due militanti che il 21 febbraio avevano partecipato all’irruzione nella cattedrale di Cristo Salvatore.
(fonte Afp)